STORIE DI ILLUSTRI GIUSTO DIRE NO AI PRIVILEGI
DIVORZI
Caro Aldo,
fino a poco tempo fa, in caso di divorzio il giudice stabiliva, a vantaggio del coniuge incolpevole, il diritto a ricevere periodicamente dall’altro coniuge un importo per assicurargli il tenore di vita avuto nel matrimonio. Da qualche tempo invece, a seguito di una sentenza della Cassazione, per determinare l’eventuale assegno di mantenimento da riconoscere al coniuge incolpevole si tiene conto del criterio di autosufficienza economica e non più del tenore di vita. Si assiste a una opposta lettura della legge che conduce a sentenze diametralmente opposte a quelle emesse in precedenza. Ma la legge non è cambiata. È cambiata l’interpretazione che ne danno i giudici. Non le sembra che con lo strumento dell’interpretazione della legge i giudici si trasformino di fatto in veri e propri legislatori?
Caro Pietro,
Èvero, la legge non è cambiata; ma può cambiare ed evolvere nel tempo l’interpretazione che ne dà la magistratura. È ovvio che facciano notizia i casi celebri: prima l’ex moglie di Vittorio Grilli, poi l’ex moglie di Silvio Berlusconi. I dettagli di cronaca sono noti, come le ville, le vacanze e tutto. Veronica Lario ha fatto più viaggi di Gulliver. Ma dietro i volti conosciuti ci sono migliaia di divorziati alla ricerca di una soluzione equa. È giusto che l’ex marito debba assicurare all’ex moglie lo stesso tenore di vita di prima, anche quando era sardanapalesco? La dignità dev’essere sempre garantita; così come una vita agiata, se l’ex coniuge è un miliardario. Ma quando la strada comune finisce, può accadere di dover rinunciare a certi privilegi. Risarcire i danni morali è un conto; campare per tutta la vita a suon di rendite milionarie è un altro.
Questo nella teoria. Nella pratica, vale a dire nelle vite normali, molte donne non ricevono gli alimenti e vengono di fatto abbandonate a loro stesse. Dall’altra parte della barricata emerge il dramma dei padri separati, spesso costretti a lasciare la casa dove vivono i figli al nuovo compagno della moglie, a dormire in macchina, talora a perdere lavoro e stima di sé. Ho visto il dormitorio che la Curia di Bergamo ha allestito per loro: la dignità è assicurata, ma la sofferenza è tanta. Queste sono le vere emergenze, non il tenore di vita di chi per sua fortuna trova sempre un paracadute.