Corriere della Sera

Inter, su la testa

Icardi non perdona e segna un’altra doppietta Cagliari domato anche con il gol di Brozovic

- DAL NOSTRO INVIATO Guido De Carolis

I record cadono uno dopo l’altro, la classifica lievita e si rafforza la sensazione di un’Inter potente e in totale controllo del suo destino. La vittoria di Cagliari regala il primo posto, in attesa dell’odierna risposta del Napoli, però più di tutto chiarisce una volta per sempre che i nerazzurri entrano di diritto nella corsa scudetto. Chi vince 11 partite su 14 (miglior partenza della storia insieme alla stagione 2006-07), chi è ancora imbattuto in campionato e chi ha una delle migliori difese, ha di fatto gettato la maschera da tempo e non ha nessuna intenzione di nasconders­i.

L’Inter sa cambiare, aspettare e far sue le partite e soprattutt­o ha Mauro Icardi. Il centravant­i con numeri mostruosi che viaggia alla media di più di una rete a partita (15 centri in 14 gare): in sostanza è un vampiro dell’area di rigore assetato del sangue del gol. La quinta doppietta stagionale, la seconda in trasferta dopo quella di Roma, lo spinge al primo posto della classifica marcatori in compagnia di Immobile, ma più di ogni cosa è lui l’immagine riassuntiv­a dell’Inter: concreta e pronta al grande salto verso lo scudetto, perché capace di capire i propri limiti e superarli con scioltezza.

Eppure parte subendo l’aggression­e del Cagliari. I sardi si mangiano tutti gli spazi di centrocamp­o, costringon­o i nerazzurri nella loro metà campo, per poi affettarli e ferirli con continui tagli. La linea mediana di Spalletti va in difficoltà, Vecino e Gagliardin­i non bastano a contenere i tre uomini di Lopez, condotti dall’intuitivo Barella. E così accade che il Cagliari va due volte vicino al vantaggio: con Joao Pedro e Pavoletti. Su di lui però si erge come dominatore Handanovic che ricaccia dagli inferi una palla assatanata.

I padroni di casa partono forte, i nerazzurri per la prima mezz’ora buona soffrono da morire, senza mai uscire dalla metà campo, né trovare linee libere. In quel momento emerge l’altro fuoriclass­e dell’Inter: l’allenatore. Sì, perché Spalletti ridisegna la squadra, passa alla difesa a tre, imbottisce il centrocamp­o di cinque uomini e manda all’aria tutti i piani del Cagliari. Soffocate le speranze, il primo colpo Icardi lo infligge sbucando da una mischia. In un primo tempo dove gli uomini di Lopez avevano fatto meglio, a uscire con il vantaggio in mano è l’Inter.

Nella ripresa Spalletti cambia ancora, torna all’antico con i quattro dietro, è costretto a sostituire Vecino e pesca Brozovic. Da lui arriva la rete che pare mandare in archivio il match. Ma il Cagliari ha la forza di riavvicina­rsi con il gol dell’1-2 di Pavoletti, però deve inchinarsi alla doppietta di Icardi nel finale. L’Inter va, agli altri ora tocca riacciuffa­rla: sarà una fatica.

 ??  ?? Spietato Mauro Icardi, 24 anni, ha segnato 15 gol in 14 partite di campionato, con una tripletta e cinque doppiette. L’argentino raggiunge Ciro Immobile in testa alla classifica dei marcatori (Ansa)
Spietato Mauro Icardi, 24 anni, ha segnato 15 gol in 14 partite di campionato, con una tripletta e cinque doppiette. L’argentino raggiunge Ciro Immobile in testa alla classifica dei marcatori (Ansa)

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