Nazionale in Croazia I Sacchetti sono due per ipotecare la missione Mondiale
DAL NOSTRO INVIATO
ZAGABRIA
(r.d.p.) Tenendo bene in mente gli ultimi 5 minuti della sfida vinta con la Romania, per ricordare tutto quello che non bisogna fare in una partita di basket, l’Italia scende in campo oggi (ore 18, SkySport2) a Zagabria contro una Croazia che — come gli azzurri — non ha i suoi giocatori più forti, bloccati dalla diatriba Fiba-Eurolega, ma di sicuro ha nome e tradizione. E ha pure bisogno di vincere, visto che nella prima gara di qualificazione ai Mondiali 2019 ha perso in Olanda. È l’Italia di Sacchetti, anzi dei Sacchetti, perché dopo il debutto di papà Meo (foto) come c.t., oggi arriva il turno del figlio Brian escluso dai dodici all’esordio. «Una sensazione unica: papà mi ha già allenato a Sassari, ma qui è diverso. Papà emozionato? Ma no, è sempre l’orso Meo che conosco da una vita». Da 31 anni, letteralmente. Anche se non è stato il padre a comunicargli il nuovo incarico. «È stata mamma, mi ha detto siediti, devo dirti una cosa. Pensavo scherzasse, così ridendo l’ho mandata a quel paese. È stata l’unica volta in vita mia». Papà Meo deve pensare a come vincere in Croazia, due punti che potrebbero valere l’ipoteca sul passaggio al secondo turno. «Negli ultimi cinque minuti con la Romania ho visto troppa sufficienza. Con la sufficienza non si va da nessuna parte». Forte e chiaro.