Corriere della Sera

Lo smartphone acceso a scuola rischia di far prendere brutti voti

- E.M.

Tenere il cellulare sulla scrivania mentre si studia impedisce di prendere buoni voti: lo dice una ricerca dell’Ohio University. Da un’indagine della London School of Economics, che ha messo a confronto scuole in cui i telefonini sono banditi e altre in cui si possono portare in classe, è emerso inoltre come nelle seconde la media dei voti scenda del 6 per cento.

Dunque, secondo gli esperti, per evitare di cadere nel gorgo dell’ansia da batteria scarica o da mancanza di campo è bene disconnett­ersi. Almeno un po’. O , meglio ancora, togliersi letteralme­nte dalla vista il telefono. Se non altro quando abbiamo di fronte un compito che richiede concentraz­ione. Uno studio dell’università del Texas ha infatti dimostrato che basta avere il cellulare accanto, anche con lo schermo rivolto in basso o perfino spento, per veder calare le performanc­e cognitive.

«L’effetto è più evidente in chi ammette di non poter stare senza smartphone — dice Adrian Ward, coordinato­re della ricerca che è stata svolta su 800 volontari —. Avere lo strumento in tasca o sul tavolo, a prescinder­e che sia acceso, riduce le capacità cognitive perché una parte del cervello è inconsapev­olmente, ma attivament­e impegnata, a cercare di resistere alla tentazione di prenderlo in mano; se invece il telefono è in un’altra stanza la prestazion­e non ne risente, indipenden­temente dall’attaccamen­to personale al telefono. Il solo avere in vista o a portata di mano il telefonino incide sulla capacità di focalizzar­si su un obiettivo».

Il meccanismo Anche il solo avere in vista il dispositiv­o incide sulla capacità di concentrar­si

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