Corriere della Sera

Delrio: ho un bel lavoro, non so se mi ricandider­ò Pisapia? Lasci stare i veti

- DALLA NOSTRA INVIATA

«La Leopolda non è mai stata una vetrina».

Che fine hanno fatto Baricco, Farinetti, Pif?

«I veri vip sono queste migliaia di persone che, come noi, hanno voglia di portare le loro esperienze». Tocca a Graziano Delrio e, prima di salire sul palco, il ministro delle Infrastrut­ture risponde agli interrogat­ivi che assillano il centrosini­stra.

Lei vorrebbe allargare, ma Pisapia alza le barricate per fermare Alfano. L’ex sindaco è un alleato ingombrant­e?

«No, nella sua esperienza di governo Pisapia non ha mai avuto problemi a imbarcare moderati come Tabacci. La potenziale coalizione si costruisce senza veti. Se io propongo un’alleanza per il lavoro, chi ci sta è benvenuto».

Ma se lei propone lo ius soli Alfano non ci sta, giusto?

«Noi siamo impegnati a far passare la legge, le battaglie si fanno fino in fondo e poi si vede».

Renzi sembra aver scelto il biotestame­nto. E lei?

«Noi continuiam­o a crederci».

In quale delle due leggi?

«Speriamo in tutte e due».

Per far passare lo ius soli metterete la fiducia?

«Il premier non ha escluso questa ipotesi, ma non ci dovrebbe essere una direttiva di partito».

Esiste ancora la possibilit­à di dialogo con Mdp?

«Sono abituato a prendere le parole sul serio e, da quel che leggo, non ci sono possibilit­à. Renzi ha detto che il programma è una pagina bianca e chi vuole la scriva con noi, Fassino continua a insistere ma loro rispondono no grazie».

Sbaglia Bersani quando parla di apertura tardiva?

«Più di così, Renzi cosa doveva fare? Se cambiano idea, volentieri».

Quanti voti può portarvi via Mdp nei collegi, a cominciare da Bersani ed Errani nella sua Emilia-Romagna?

«Il male che possiamo farci è non concentrar­ci su quello che serve al Paese. Stiamo lavorando a pancia bassa, per posizionar­e il Pd sulle proposte. Mi sembra poco utile continuare a parlare di alleanze».

Si candiderà nel collegio di Reggio Emilia?

«Non ci ho ancora pensato, davvero. Sapete che non dico storie. Io ho un bellissimo lavoro in ospedale, posso scegliere».

Le due leggi «Speriamo che vadano in porto tutte e due le leggi, lo ius soli e il biotestame­nto»

Vuol dire che potrebbe non candidarsi?

«Voglio dire che ho molte grane tutti i giorni come ministro. Ma garantisco che noi abbiamo tanti argomenti per convincere la gente, perché di campagne elettorali ne abbiamo fatte molte».

Le politiche non saranno un passo a due tra M5S e centrodest­ra?

«Sono molto ottimista e fiducioso, a costo di essere preso in giro. La vittoria è possibile e vicina. Quando la nostra proposta sarà tutta in campo gli italiani sapranno giudicare tra chi improvvisa, chi propone cose irrealizza­bili e chi ha tirato fuori il Paese dalla crisi».

Volete ribaltare l’idea che siete destinati a perdere?

«Siamo totalmente competitiv­i perché sceglierem­o i candidati migliori e invito la dirigenza del Pd a concentrar­si su

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