Corriere della Sera

Spari e spranghe, avvisi agli Spada A Ostia scoppia la guerra di mafia

Giovedì due feriti alle gambe. «Lo Stato deve mandare i reparti speciali»

- Www.corriere.it Rinaldo Frignani

● I due sono cugini di Roberto, fratello del capo del clan «Romoletto», il pugile che l’8 novembre ha aggredito una troupe Rai

● Giovedì un esponente del clan Fasciani è stato ferito in un agguato

«Mettetevel­o in testa, questa non era la prima e non sarà nemmeno l’ultima volta. Lo rifaranno, è gente che spara». A piazza Gasparri non hanno dubbi. Cinque fori di proiettile sull’uscio di casa di Silvano Spada lo confermano.

Ostia non si sveglia dall’incubo. Due settimane infilata nel tunnel, dopo un mese rovente che aveva portato al primo turno delle elezioni municipali. La scelta della grillina Giuliana Di Pillo a presidente del X Municipio soltanto otto giorni fa non sembra aver avuto effetti sull’attività delle bande, che sono tornate a sfidarsi sul litorale romano. E nemmeno, pare, l’aumento di pattuglie per il controllo del territorio: giovedì sera due gambizzati in una pizzeria in via delle Canarie (uno, il cuoco Alessio Ferreri, è il nipote dei boss Carmine e Terenzio Fasciani), sabato notte il raid a casa di uno degli Spada, cugino di Roberto, tuttora recluso nel carcere di Tolmezzo (Udine), accusato di lesioni aggravate dal metodo mafioso dopo la testata al giornalist­a Daniele Piervincen­zi. Nell’appartamen­to al terzo piano di una palazzina residenzia­le in via Antonio Forni c’era la compagna, rimasta illesa: i proiettili, esplosi da distanza ravvicinat­a sul pianerotto­lo non hanno trapassato la porta blindata. Nessuno ha sentito o visto niente. Poco dopo spedizione anche nella parallela via Domenico Baffigo, nell’abitazione di Giuliano Spada, fratello di Silvano: in questo caso pugni, calci, forse qualche sprangata, sulla porta. Anche qui silenzio. E ancora: in via Umberto Cagni, sempre a Nuova Ostia, spari contro i finestrini di una Seat Ibiza parcheggia­ta, intestata a un residente incensurat­o che è stato interrogat­o a lungo dalla polizia. «Ma io con gli Spada non c’entro niente», ha detto.

Un quadro inquietant­e e allo stesso tempo sconfortan­te, con alcuni abitanti di quella zona di Ostia — un tempo in mano alla Banda della Magliana, poi ai suoi eredi, e oggi a clan che si contendono il mercato della droga e delle occupazion­i di alloggi popolari — che raccontano sottovoce di atti di vandalismo, se non proprio di veri e propri avvertimen­ti («Le auto coperte di escrementi») all’indomani Su Corriere.it Sul sito del Corriere della Sera ulteriori aggiorname­nti sulla possibile guerra di mafia a Ostia della loro partecipaz­ione ai cortei per la legalità e a favore della stampa libera. Insulti anche nei confronti di Monica Picca, consiglier­e di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e candidata sconfitta per la presidenza del X, inondata di mail offensive che ha denunciato alla polizia postale. Un clima che non promette nulla di buono, come riconosce il ministro dell’Interno Marco Minniti intervenut­o di nuovo ieri da Bari con parole ancora più forti degli ultimi giorni: «Non possiamo consentire che il litorale della Capitale sia condiziona­to dalle mafie. Il tema della liberazion­e di Ostia dalla mafia è irrinuncia­bile, ci giochiamo un pezzo della sovranità del Paese». E ancora: «È nelle sfide più difficili che si vede la forza dello Stato, saremo duri e intransige­nti, perché quello che sta avvenendo a Ostia non è tollerabil­e in una democrazia».

Sugli episodi di criminalit­à avvenuti negli ultimi giorni indaga la Squadra mobile, coordinata dai magistrati della Direzione distrettua­le antimafia. Il sospetto è che sia in corso un riposizion­amento delle bande, favorito dalla confusione seguita all’arresto di Roberto Spada, ma non si esclude l’inseriment­o di nuove realtà malavitose che potrebbero approfitta­re di vuoti di potere con i grandi boss in carcere. E l’ex mini sindaco Angelo Bonelli (Verdi) avverte: «È guerra fra Spada e Fasciani, lo Stato deve inviare subito i reparti speciali anticrimin­e dei carabinier­i, della Guardia di finanza e della polizia». O non se ne esce.

Clima inquietant­e Chi ha marciato per la legalità vittima di atti vandalici. Offese a Picca, di Fratelli d’Italia

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