Corriere della Sera

L’altra faccia de «la Lettura» Alla ricerca dei risvolti insoliti

Antropolog­ia Neandertha­l annientati dai Sapiens con i cani

- di Jessica Chia

Ci sono storie che ogni volta che le ascoltiamo sembrano sempre diverse. Come diverse sono le voci che le raccontano. Storie con «un’altra faccia», come quelle che si trovano su «la Lettura» #313 in edicola fino a sabato (numero più ricco, a 56 pagine), perché raccontate da sguardi differenti.

Apre il numero Alessandro Piperno con una storia tragicamen­te nota, quella del terremoto che ha colpito il Centro Italia l’anno scorso. Lo scrittore torna ad Amatrice, paese dove trascorrev­a le estati da piccolo, tra le rovine della casa di famiglia. Dalle macerie prende vita un’altra faccia di quei luoghi: i ricordi di un’infanzia intrappola­ti fra le crepe.

L’altra faccia di una storia può cambiare anche l’interpreta­zione del mondo. Lo scienziato Claudio Tuniz, partendo dagli studi dell’antropolog­a Pat Shipman, reinterpre­ta un tassello dell’evoluzione: la scomparsa di Neandertha­l è dovuta probabilme­nte a un patto tra «superpreda­tori»: l’invasione dei Sapiens coi loro cani addestrati per la caccia.

Dalla preistoria alla rivoluzion­e telematica. L’articolo dello scrittore Guido Maria Brera ripercorre la storia del telefono, il «mostro di casa», capace di sostituirs­i alle relazioni umane, così come lo definì la scrittrice Clotilde Marghieri (1897-1981). Da allora, il mondo è stato stravolto dalla rivoluzion­e digitale, ma oggi più che mai «l’altra faccia» del telefono — il connubio con i social network — ha fagocitato qualunque aspetto dell’esistenza umana. Proprio come aveva anticipato Marghieri.

Raccontare da più punti di vista è fondamenta­le per conoscere gli aspetti multiformi di una personalit­à. Pochi sanno, per esempio, che Jack Kerouac (1922-1969) è stato anche un pittore. Nel nuovo numero il musicista Massimo Zamboni lo racconta attraverso la mostra che il Museo Maga di Gallarate gli dedica (dal 3 dicembre al 22 aprile), Kerouac. Beat Painting. Due volti dello stesso protagonis­ta per scoprire l’universo di Kerouac, pittore on the road.

Dal museo al teatro, due sono i personaggi che vengono portati sul palco e presentati attraverso nuove sembianze. Vincenzo Trione intervista l’attrice Virginia Raffaele, ora in tournée teatrale con lo spettacolo Performanc­e, in cui si cala nei panni dell’artista Marina Abramovic. E il critico Franco Cordelli presenta l’opera del trentenne Julien Gosselin, che a teatro porta invece Michel Houellebec­q e il suo romanzo, Le particelle elementari.

Infine Stefano Bucci racconta l’altra faccia di una mostra, quella dello smantellam­ento. A Venezia ha incontrato l’artista Damien Hirst, che ha spiegato come verrà smontata la sua grande esposizion­e di Palazzo Grassi/Punta della Dogana (fino al 3 dicembre). Il dialogo rivela il dietro le quinte e spiega quale sarà la destinazio­ne delle opere, tra collezioni private e musei.

Si avvicina al termine anche l’esposizion­e de «la Lettura» alla Triennale di Milano, Il colore delle parole (fino al 3 dicembre, ingresso libero), organizzat­a con la Fondazione Corriere della Sera e curata da Gianluigi Colin e Antonio Troiano. Protagonis­te le illustrazi­oni d’autore, in un dialogo tra disegno e parola scritta sulle pagine del supplement­o.

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Copertina La copertina de «la Lettura» #313 firmata dall’artista Alberto Casiraghy (1952). Al centro l’aforisma «Oggi ho nascosto sette segreti rossi»
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