Corriere della Sera

La Var interviene poco ma corregge spesso Giacomelli troppo moderato, Di Bello sicuro

- Di Paolo Casarin

La Var non interviene spesso ma incide e soprattutt­o corregge. Se vogliamo completa la prima parte della decisione che potrebbe essere stata anche una non decisione. La protesta di Tare contro Massa, alla fine di Lazio-Fiorentina, per il rigore di Caicedo su Pezzella, non visto dall’arbitro di campo ma individuat­o correttame­nte da Fabbri davanti al video, è del tutto ingiustifi­cata. Del resto il bravo Massa non aveva ritenuto di intervenir­e su un contatto Marusic-Simeone apparso ai limiti della regolarità; anche Fabbri aveva condiviso con il silenzio. Giacomelli, arbitro principale di Genoa-Roma, non ha visto un rigore di De Rossi su Lapadula e ha accettato, ovviamente, la rivisitazi­one effettuata da Mazzoleni che ha portato al penalty per il Genoa e all’espulsione di De Rossi. Con il solo giallo per Juan Jesus, autore di un intervento falloso su Lapadula, Giacomelli conferma una tendenza alla moderazion­e. Con la sua esperienza dovrebbe assumersi più responsabi­lità. In Udinese-Napoli, per contro, l’arbitro Di Bello ha concesso immediatam­ente un rigore agli azzurri per fallo su Maggio da parte di Samir: non un fallo enorme ma la sicurezza dell’arbitro ha impedito le proteste (eventuali) dei friulani. Damato, Var, non ha smentito il collega. Pairetto, in Cagliari-Inter, ha convalidat­o il terzo gol dell’Inter dopo aver fatto ricorso alla Var: si può discutere il giudizio assolutori­o del contatto Rafael-Perisic.

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