Corriere della Sera

Vero capitano dall’estro serio Mauro merita le scuse di tutti

- Di Cristiano Gatti

Da come stava messa l’Inter, non bisogna aspettare lo scudetto per restituire qualcosa ai cinesi. La diffidenza, le perplessit­à, anche il massiccio dosaggio di webironia che ha accolto il loro arrivo deve trasformar­si in molte scuse. Stanno facendo bene e stanno facendo il bene dell’Inter. Lo riconoscon­o gli interisti e anche i non interisti. Oltre alla cura particolar­e dei conti, che nel calcio finalmente conta, hanno preso Spalletti. Ma soprattutt­o, si sono tenuti Icardi. In fondo, è proprio Icardi a incarnare meglio il nuovo sogno a mandorla: anch’egli inizialmen­te avvolto nella diffidenza, nelle perplessit­à, adesso ha il diritto di pretendere uguali scuse. Gli va restituita essenzialm­ente la credibilit­à, tutta intera: in primo luogo per quanto segna e per come segna, ma subito dopo per l’Icardi serio, diligente, laborioso che ha finalmente scovato dentro di sé e che ha buttato fuori dal nascondigl­io a calci nel sedere. Facendone un vero capitano. Siamo l’Italia che ha atteso per anni la stessa operazione personale dei Balotelli e dei Cassano, la stirpe dei genialoidi nostri continuame­nte alla ricerca dentro di sé di un io affidabile e presentabi­le. È giusto e doveroso dare atto a Icardi, considerat­o della stessa pasta, di averlo fatto molto più in fretta. Possiamo metterci il cuore in pace: no, l’estro non è per forza bamboccion­e.

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