E-Pace, la Jaguarina
Anche il prestigioso marchio inglese si affaccia sul mercato dei Suv compatti con una vettura costruita su base Evoque
A un occhio attento non sfugge, osservando il bordo inferiore del parabrezza, la sagoma di un cucciolo di giaguaro che segue la mamma. Ed è con questa immagine che si propone la EPace, nuova piccola in cerca di spazio tra i Suv compatti. Le dimensioni sarebbero da segmento B, quello che ha visto sestuplicare in Italia i numeri di vendita dei relativi Suv negli ultimi cinque anni. Un prezzo d’acquisto a partire da 36.800 euro e il prestigio della Jaguar pongono comunque su un altro livello la E-Pace, in consegna da gennaio.
Per la Jaguar la formula del Suv compatto è promettente, insieme con una linea che pare decisamente azzeccata, al di là della soggettività di giudizio. L’aspetto muscoloso della carrozzeria è sottolineato dai grandi paraurti e dalla ridotta superficie vetrata. Il gioco estetico anteriore tra prese d’aria e fari si rifà dichiaratamente a quello della più bella del casato, la F-Type. L’impostazione di guida, distesa e con il volante piccolo, e la cornice-maniglia nella consolle centrale sono anch’esse ispirate alla due posti sportiva. I posti sarebbero cinque, ma il posto centrale dietro è scomodo. Discreto il vano bagagli. Le finiture sono di buon livello. Al centro della plancia viene valorizzato l’ampio (10,2 pollici) display touch del sistema multimediale, che comprende il navigatore (la mappa viene visualizzata anche nel cruscotto) e la connessione a internet, con il sistema Jaguar che collega fino a otto dispositivi. La strumentazione digitale arricchisce il corredo della vettura, che non nasconde ambizioni sportive.
La gamma italiana comprende, anzitutto, tre versioni turbodiesel con potenza tra 150 e 240 cv, tutte di 2 litri di cilindrata. Alla ricerca delle prestazioni si possono scegliere le due varianti a benzina, e in particolare quella da 300 cv. La piattaforma è comune a quella della Range Rover Evoque, ma con importanti modifiche che hanno portato a sospensioni posteriori multilink e a una nuova struttura, più rigida, della sezione anteriore: «Volevamo — specifica Matt Eyes, responsabile dello sviluppo della E-Pace — dare un comportamento più diretto al nostro Suv. Che ha un baricentro più centrale ed è più immediato nelle risposte ai comandi del guidatore. Credo che la prossima Evoque, peraltro, verrà pensata allo stesso modo». Questo, ovviamente, in virtù del fatto che Jaguar e Land Rover fanno parte dello stesso gruppo.
Uno degli obiettivi della EPace è quello di far divertire chi la guida. In prova con la D180 nel ricco allestimento della First Edition possiamo dire che è stato centrato, nonostante un peso a vuoto che supera i 18 quintali. La nuova Jaguar è infatti maneggevole e pronta nei cambi di direzione, dotata di uno sterzo sufficientemente preciso e di una buona tenuta di strada nelle curve veloci. La trazione è integrale, con un sistema che permette di trasferire sino al 100% della coppia motrice anche a una sola delle ruote posteriori in caso di necessità. I 180 cv del 2 litri turbodiesel sembrano dare il giusto equilibrio, con prestazioni non esagerate, visti i 9,3 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h e i 205 orari quale velocità di punta. Ottimo anche il cambio automatico a nove marce, che ha l’unica pecca di chiedere un supplemento di oltre tremila euro per avere le leve di comando al volante.
Motori In Italia a disposizione tre versioni turbodiesel e due benzina da 250 e 300 cavalli