Un fondo da 20 milioni l’anno per aiutare chi ha disabili a carico
In attesa di un riconoscimento formale del ruolo di chi si prende cura dei parenti anziani, invalidi o disabili, arriva un fondo da 20 milioni di euro l’anno per tre anni. Le risorse saranno stanziate dalla Legge di Bilancio grazie a una proposta votata ieri all’unanimità dalla Commissione Bilancio del Senato, che sta esaminando la manovra, presentata da Laura Bignami del gruppo misto.
Il fondo per il «caregiver» familiare sarà destinato alla persona che assiste e si prende cura del coniuge o del convivente di fatto, di un parente entro il terzo grado che sia non autosufficiente o invalido. Le modalità di erogazione del contributo e la platea degli aventi diritto dovranno essere stabiliti in modo puntuale da futuri provvedimenti di legge.
Le linee guida, il quadro in cui avviare questa nuova forma di aiuto al welfare familiare, saranno definite da uno specifico disegno di legge, che però è fermo in Commissione Lavoro al Senato. «Molto resta da fare. L’emendamento approvato pone un punto fermo che è il riconoscimento del caregiver familiare, il primo passo per inquadrare il lavoro di cura di chi accudisce costantemente il proprio familiare invalido o affetto da patologie gravi» dice la Bignami, augurandosi che ora «possano accelerare anche i lavori sul disegno di legge quadro». Le risorse del fondo «copriranno interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare» si legge nell’emendamento.