I fratelli Koch comprano Time Inc. (per domare i media critici)
La rivista Time, pezzo pregiato dell’editoria liberal americana, circa due milioni di copie vendute solo negli Stati Uniti, passa al gruppo nazionalpopolare Meredith, base a Des Moines, in Iowa. Il Midwest conservatore, dunque, si mescola al nerbo progressista di Manhattan. Domenica 26 novembre, il vertice di Time Inc. ha accettato l’offerta di 1,8 miliardi di dollari. In contanti. Un terzo dei soldi, circa 650 milioni di dollari, arrivano dal «Koch Equity Development», il fondo di investimento che fa capo ai fratelli Charles e David Koch. Ricchi petrolieri del Kansas, molto attivi in politica: sono gli sponsor più generosi del partito repubblicano, anche se per tutto il 2016 hanno cercato di ostacolare la candidatura di Donald Trump. La chiave di lettura più semplice è che il blocco conservatore economico-finanziario si stia muovendo con l’obiettivo di addomesticare le voci più critiche tra i media, ma solo in modo compatibile con la logica degli affari. In questo quadro vanno inserite le indiscrezioni ricorrenti sui piani di Rupert Murdoch: amico di Trump, starebbe cercando di cedere il ramo video e intrattenimento di «Fox» per concentrarsi su news e sport. E per poi tentare l’assalto alla tv più ruvida con «The Donald», la Cnn, oggi nel portafoglio di Time Warner.
Ma pure la spinta del mercato è forte. Rich Battista, il direttore esecutivo di Time Inc., descrive la fusione con Meredith come «una grande trasformazione strategica». In realtà il suo piano di rilancio, messo a punto con l’amministratore delegato Jen Wong, non ha dato i risultati sperati, soprattutto sul versante digital. Nell’ultimo trimestre i ricavi di Time Inc. che pubblica anche Fortune, People e Sport Illustrated, sono diminuiti del 9%; gli incassi pubblicitari del 12%. Tom Harty, presidente e amministratore delegato di Meredith, insiste sui contenuti industriali: economie di scala, con tagli pesanti e ristrutturazioni per 400 milioni di dollari, più appetibilità per gli inserzionisti. La politica ricompare in questa precisazione: «I fratelli Koch non entreranno nel board di Time e non avranno influenza sulla linea editoriale di Meredith». Ma non ce ne sarà bisogno: «l’influenza» dei fratelli Koch si sviluppa anche senza poltrone o incarichi ufficiali.