Corriere della Sera

Dalle grandi multinazio­nali alla cultura della montagna: i colloqui made in Switzerlan­d

- Giovanni Stringa

«La Svizzera ha sempre più necessità di persone specializz­ate e sempre meno di profili poco qualificat­i», spiega Giorgio Berner, presidente della Camera di commercio svizzera in Italia. Al di là di settori come finanza, turismo e servizi in generale, «tra le industrie che nella Confederaz­ione vanno per la maggiore ci sono la meccanica, l’elettronic­a, l’orologeria e la farmaceuti­ca», aggiunge Berner. Qualche esempio? Il sito di Novartis elenca 236 risultati selezionan­do le ricerche di lavoro in Svizzera (e nove in Italia). Sul sito di Richemont (orologi e lusso in generale) sono invece 101 i risultati per la Confederaz­ione e 2 per l’Italia. E non mancano opportunit­à anche nel mondo dei libri, in un Paese ricco di case editrici generalist­e o specializz­ate, come quelle che hanno presentato le proprie novità al festival Berg Buch Brig sulla cultura della montagna, a Briga, questo novembre. Tra i contratti proposti ai giovani ci sono stage e apprendist­ato. Passando alle multinazio­nali (con base in Svizzera) dell’alimentare, tra le offerte più recenti di Nestlé ci sono i profili di consulente nelle risorse umane, scienziato della nutrizione e direttore della logistica. E le banche? Ubs, nella sezione del sito dedicata al lavoro, indica più di 2.500 opportunit­à nel mondo, dagli assistenti legali agli economisti specializz­ati nell’immobiliar­e.

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