Sorpresa bronzo 4 anni dopo per la Oberhofer
In Val Martello, al calduccio del suo chalet, Karin Oberhofer da Bressanone, 32 anni, sta allattando il piccolo Paul, di quattro mesi. «Ho saputo! Mi ha appena chiamata il presidente del Coni Malagò: con quasi quattro anni di ritardo ho conquistato il bronzo della 7,5 km di Sochi...». L’onda lunga del doping russo arriva in Italia: la squalifica postuma di Olga Vilukhina, la specialista del biathlon che in quella gara aveva vinto l’argento dietro alla slovacca Kuzmina (con Karin, già terza nella staffetta mista, quarta in rimonta) consegna al nostro medagliere dei Giochi 2014 una piccola pepita (ora 2 argenti e 7 bronzi). Con in mano i risultati della commissione Oswald, il Cio oltre alla Vilukhina ha squalificato Sergei Chudino (skeleton), Aleksei Negodajlo e Dmitrii Trunenkov (oro nel bob a 4) e Yana Romanova (argento staffetta biathlon). Il caso della Russia dopata anche negli sport invernali era scoppiato nel dicembre dell’anno scorso, quando 28 atleti della Grande Madre erano finiti nel mirino del Cio. Uno scandalo diventato enorme (finora 19 positività accertate, con 12 medaglie potenzialmente tolte a 1o atleti), che il 5 dicembre costringerà Thomas Bach a una scelta di campo: Russia dentro o fuori dall’Olimpiade di Pyeongchang 2018. La gioia della Oberhofer («Per me è una notizia bellissima: meno male che ero seduta sul divano con il bimbo in braccio, sennò sarei svenuta...») è velata da una naturale amarezza: «Il doping delle rivali è sempre un’enorme delusione. Le voci sulla Russia le abbiamo sentite tutti, ma finché non ho visto il podio di Sochi riscritto nero su bianco era inutile parlarne». Spedito da Losanna, il bronzo arriverà a casa Oberhofer in un pacchetto, senza celebrazioni, inni, applausi: «Non m’importa, sono felice lo stesso. Quello che conta è che le cose si siano finalmente sistemate. Mi sto allenando per cercare di tornare a gareggiare dopo la maternità ma troverò il tempo per una grande festa». Ricorsi al Tas dei russi (garantiti al limone) permettendo.