Gentiloni: il nostro ministro stimato in Europa, ma penso non cerchino un presidente in carica solo tre mesi
Niente da fare. Salvo sorprese all’ultima curva, Pier Carlo Padoan non guiderà l’Eurogruppo, l’organismo di coordinamento tra i ministri dell’Economia dei 19 Paesi che hanno adottato la moneta unica. Le candidature vanno presentate entro oggi, a mezzogiorno. Ma i pronostici sembrano convergere sul portoghese Mario Centeno, con lo slovacco Peter Kazimir in seconda posizione.
Sono tutti e due della famiglia socialista, che rivendica quella poltrona viste le tante occupate a Bruxelles del Partito popolare. Anche se il portoghese è più orientato alla crescita, lo slovacco più rigorista e quindi gradito alla Germania. In ogni caso l’ipotesi Padoan sembra sfumata e a questo punto il ministro italiano potrebbe anche non formalizzare la sua candidatura, in vista del voto della settimana prossima. «Ho l’impressione che tutti abbiano una grande stima di Padoan» ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che ieri, in Costa d’Avorio, ha parlato della questione con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier portoghese Antonio Costa. «Ma ho anche l’impressione — ha aggiunto Gentiloni — che vogliano scegliere un presidente per un periodo diverso da tre mesi». L’ostacolo principale è stato proprio questo. Il presidente dell’Eurogruppo è sempre stato un ministro in carica. Padoan sarà ministro ancora per pochi mesi, dopo il voto di primavera nessuno sa cosa succederà. Non solo. In Europa l’Italia ha già diverse poltrone di peso con Mario Draghi, Antonio Tajani, Federica Mogherini. Aggiungerne un’altra non sarebbe stato visto di buon occhio da quell’asse del Nord che non si fida mai troppo dei Paesi mediterranei. Lo stesso ragionamento, in realtà, riguarda anche il Portogallo, nonostante gli sforzi di risanamento degli ultimi anni. Per questo restano in lizza anche i liberali, con il lussemburghese Pierre Gramegna e la lettone Dana Reizniece-Ozola.