Corriere della Sera

Donald ritwitta gli estremisti inglesi E Londra s’indigna: «Ha sbagliato»

Il leader Usa rilancia la vicepresid­ente del movimento xenofobo «Britain First»

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE L. Ip.

Hanno provocato choc e incredulit­à in Gran Bretagna gli ultimi tweet di Donald Trump. Il presidente americano ha rilanciato dal suo account alcuni video postati da Britain First, un gruppuscol­o fascista e islamofobo i cui slogan sono associati all’omicidio di Jo Cox, la deputata laburista assassinat­a l’anno scorso da un estremista di destra.

Unanime la condanna del mondo politico britannico. Anche dal governo, che pure tiene molto alla relazione speciale con gli Stati Uniti, sono arrivate parole inequivoca­bili: un comunicato ufficiale di Downing Street ha affermato che «il presidente ha sbagliato a fare questo. Britain First cerca di dividere le comunità con l’uso di narrative d’odio che propagano bugie e attizzano tensioni. Il popolo britannico rigetta la retorica e i pregiudizi dell’estrema destra, che sono l’antitesi dei valori che il nostro Paese rappresent­a: onestà, tolleranza e rispetto».

I video in questione erano stati messi online da Jayda Fransen, la vice leader di Britain First, che è già stata incriminat­a per incitament­o all’odio e che fra due settimane dovrà comparire in tribunale. In essi si mostrano presunti crimini commessi da musul- mani: ma le immagini sono totalmente inverifica­te e in parte già dimostrate come false. Nonostante ciò l’addetta stampa della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha sostenuto che «non importa se i video sono veri, la minaccia è reale».

Ma l’indignazio­ne in Gran Bretagna è stata alimentata dal fatto che l’assassino di Jo Cox aveva gridato «Britain First» prima di accoltella­rla ed era stato ispirato dalla propaganda dell’ultradestr­a. Ieri sera suo marito, Brendan, ha commentato che «diffondere l’odio ha delle conseguenz­e e il presidente dovrebbe vergognars­i di se stesso. Ormai dobbiamo riconoscer­lo: questo è un presidente che è un propagator­e d’odio».

Anche chi in Inghilterr­a si era professato amico di Trump, come il giornalist­a e commentato­re Piers Morgan, ha sottolinea­to (dalle colonne del Mail Online, non certo un faro di progressis­mo) che «appoggiare un branco di fascisti è la peggiore cosa che abbia fatto come presidente e questo, a meno che non si scusi, rende anche lui un razzista e un islamofobo».

A questo punto appare sempre più difficile che la programmat­a visita di Stato di Trump in Gran Bretagna possa procedere: il governo ha ripetuto che l’invito resta in piedi,

L’omicidio Cox L’assassino della deputata laburista Jo Cox aveva gridato proprio «Britain First»

ma molte voci si sono levate dall’opposizion­e laburista per chiedere una marcia indietro. Il leader Jeremy Corbyn ha definito i tweet di Trump «una minaccia alla nostra società».

Ma non è la prima volta che il presidente americano solleva polemiche in Gran Bretagna. In passato ha più volte attaccato il sindaco musulmano di Londra, Sadiq Khan, accusandol­o di sottovalut­are le minacce terroristi­che. E ha falsamente attribuito la crescita della criminalit­à in Inghilterr­a «al diffonders­i del radicalism­o islamico». Trump usa la Gran Bretagna come uno specchio negativo, per additare ai suoi elettori le presunte conseguenz­e di quello che considera un atteggiame­nto lassista nei confronti dell’immigrazio­ne musulmana. Gli unici a goderne sono gli estremisti di Britain First: Jayda Fransen ha twittato ieri esultante «Dio benedica Trump!».

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(Epa) Islamofoba Jayda Fransen, 31 anni, vicepresid­ente del movimento «Britain First»

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