Corriere della Sera

Effetto Meghan Sarà un’americana a salvare la Corona

I consensi per la futura moglie di Harry L’immagine Windsor si fa più inclusiva

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Divorziata, di religione incerta, americana e di razza mista. Senza tornare troppo indietro nel passato, basta pensare a come la regina madre avrebbe reagito alla notizia del fidanzamen­to del principe Harry per capire cosa significhi l’arrivo di Meghan Markle nell’evoluzione dei Windsor. Il Paese si prepara ad accoglierl­a a braccia aperte: sullo sfondo della Brexit e di tante brutte notizie, è comprensib­ile l’entusiasmo nei confronti di un matrimonio reale.

Nell’affetto immediato che il Regno Unito sta dimostrand­o per la futura sposa ci sono però segnali che vanno oltre il lieto evento, se il primo sondaggio già pone il secondogen­ito di Diana e la fidanzata davanti a Carlo e Camilla nell’apprezzame­nto del pubblico: quelli che una volta sarebbero sembrati ostacoli insormonta­bili oggi sono la dimostrazi­one della trasformaz­ione di un casato che si prepara a rappresent­are tutto il Paese, nella sua varietà di etnie, di religioni, di eredità culturali.

Nell’intervista rilasciata alla Bbc, Markle si è detta sorpresa dall’attenzione riservata dai media alla sua razza. Tabloid a parte, il tema è importante. Come ha scritto l’autrice Afua Hirsch sul Guardian, il fatto che «un reale possa amare e sposare una donna di un’etnia che in Gran Bretagna è sempre stata considerat­a una minoranza ha grande valore». Ancora adesso, ha sottolinea­to Hirsch, il concetto di britannici­tà spesso si ferma alla pelle bianca.

I Windsor, con il matrimonio tra Harry e Meghan, diventano il simbolo di un’identità nazionale nuova, più aperta, più inclusiva, che va oltre il colore, la razza, la classe. Non è un caso che sul New York Times la scrittrice Irenosen Okojie, nata in Nigeria e cresciuta

Il primo passo Dovrà essere battezzata e sostenere l’esame per la cittadinan­za britannica

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