Divulgatori, giornalisti e imprenditori Storie di eccellenza
Un nuovo segnale è l’emendamento alla manovra approvato ieri. La commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera alla misura che definisce la cornice normativa dell’enoturismo. Il sistema di attività legate al mondo del vino e alla produzione vitivinicola italiana che concorrono in misura crescente al prodotto interno lordo del Paese. I numeri sono emersi durante la cerimonia del terzo premio internazionale «Italian Talent Award», dedicato ai giornalisti e alle eccellenze del made in Italy. L’assegnazione dei riconoscimenti suddivisa in tre categorie, si è svolta alla Camera dei Deputati. Nella sezione «Italian Talent Award 2017» il premio alla carriera è stato conferito a Piero Angela, in veste di grande divulgatore della televisione italiana. Il riconoscimento per la categoria imprese è andato a Ada Urbani e Giannola Bulfoni Nonino. Per la sezione carta stampata la giuria ha premiato Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, per i periodici, Silvia Grilli, direttrice di Grazia, e per l’enogastronomia Guido Barendson. La sezione eccellenze ha assegnato cinque premi: Giuseppe Di Martino (enogastronomia e moda), Generoso Di Meo (vino, arte e tradizione), Riccardo Cotarella (enogastronomia e solidarietà), Rosalba Giugni (alimentazione e mare), Geltrude Mingrone (salute e alimentazione), Maria Chiara Fontanella (innovazione).
Il comparto agroalimentare e il valore aggiunto generato dall’intera filiera valgono, secondo Nomisma, oltre 130 miliardi di euro. Un settore strategico per la ricchezza italiana, tanto che Sandra Cioffi, presidente dell’associazione «Ita, Italian Talent Association», osserva che il premio è nato anche «per contribuire alla lotta alla contraffazione e per difendere le specificità delle nostre eccellenze». L’informazione riveste, dunque, un ruolo cruciale, per raccontare i primati italiani e, in qualche misura, per definirne le caratteristiche e l’originalità agli occhi dei consumatori.
Oltre alla difesa dei prodotti italiani e alla tutela dei consumatori, Cioffi segnala che in ballo ci sono circa 100 mila posti di lavoro, il numero, cioè, di addetti a rischio a causa dei prodotti contraffatti riconducibili all’enogastronomia, al design e al life style italiano.
La presidente Cioffi: «Iniziativa contro la contraffazione e in difesa delle specificità nostrane»