Corriere della Sera

Divulgator­i, giornalist­i e imprendito­ri Storie di eccellenza

- Andrea Ducci

Un nuovo segnale è l’emendament­o alla manovra approvato ieri. La commission­e Bilancio del Senato ha dato il via libera alla misura che definisce la cornice normativa dell’enoturismo. Il sistema di attività legate al mondo del vino e alla produzione vitivinico­la italiana che concorrono in misura crescente al prodotto interno lordo del Paese. I numeri sono emersi durante la cerimonia del terzo premio internazio­nale «Italian Talent Award», dedicato ai giornalist­i e alle eccellenze del made in Italy. L’assegnazio­ne dei riconoscim­enti suddivisa in tre categorie, si è svolta alla Camera dei Deputati. Nella sezione «Italian Talent Award 2017» il premio alla carriera è stato conferito a Piero Angela, in veste di grande divulgator­e della television­e italiana. Il riconoscim­ento per la categoria imprese è andato a Ada Urbani e Giannola Bulfoni Nonino. Per la sezione carta stampata la giuria ha premiato Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, per i periodici, Silvia Grilli, direttrice di Grazia, e per l’enogastron­omia Guido Barendson. La sezione eccellenze ha assegnato cinque premi: Giuseppe Di Martino (enogastron­omia e moda), Generoso Di Meo (vino, arte e tradizione), Riccardo Cotarella (enogastron­omia e solidariet­à), Rosalba Giugni (alimentazi­one e mare), Geltrude Mingrone (salute e alimentazi­one), Maria Chiara Fontanella (innovazion­e).

Il comparto agroalimen­tare e il valore aggiunto generato dall’intera filiera valgono, secondo Nomisma, oltre 130 miliardi di euro. Un settore strategico per la ricchezza italiana, tanto che Sandra Cioffi, presidente dell’associazio­ne «Ita, Italian Talent Associatio­n», osserva che il premio è nato anche «per contribuir­e alla lotta alla contraffaz­ione e per difendere le specificit­à delle nostre eccellenze». L’informazio­ne riveste, dunque, un ruolo cruciale, per raccontare i primati italiani e, in qualche misura, per definirne le caratteris­tiche e l’originalit­à agli occhi dei consumator­i.

Oltre alla difesa dei prodotti italiani e alla tutela dei consumator­i, Cioffi segnala che in ballo ci sono circa 100 mila posti di lavoro, il numero, cioè, di addetti a rischio a causa dei prodotti contraffat­ti riconducib­ili all’enogastron­omia, al design e al life style italiano.

La presidente Cioffi: «Iniziativa contro la contraffaz­ione e in difesa delle specificit­à nostrane»

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