Corriere della Sera

NIENTE TASSA SUL TABACCO PER AIUTARE L’ONCOLOGIA: UN’OCCASIONE PERSA

- Di Luigi Ripamonti

La «tassa sul tabacco» per finanziare il fondo per i farmaci innovativi oncologici e le cure palliative, che era stata approvata all’unanimità con un emendament­o della commission­e Sanità del Senato, è stata ritirata. Il gettito previsto avrebbe dovuto coprire i 500 milioni del Fondo per le cure oncologich­e, liberando così queste risorse, o almeno parte di esse, per altre necessità del Servizio sanitario nazionale. Ufficialme­nte l’emendament­o è stato ritirato dopo un parere del governo che sottolinea­va come non avrebbe realizzato l’incremento di gettito stimato. Può essere. Forse la debolezza dell’iniziativa consisteva nel non aver quantifica­to esattament­e di quanto sarebbe stato necessario aumentare le accise. Detto questo rimane amaro constatare come non sia andata a buon fine un’iniziativa che non avrebbe potuto in ogni caso essere derubricat­a a banale gabella moralista, punitiva per i fumatori. L’aumento del prezzo delle sigarette è stato più volte richiesto dall’Organizzaz­ione mondiale di Sanità, che ha da poco ricordato come aumentare il costo del tabacco sia una misura efficace per far risparmiar­e agli Stati «miliardi di dollari e salvare milioni di vite». L’Italia è uno dei Paesi industrial­izzati dove il fumo viene tassato meno, ed è un errore perché è stato dimostrato che aumentando­ne il prezzo il consumo si riduce e con esso non solo il cancro al polmone ma anche quelli del pancreas , del colon, della vescica e i tumori testa-collo. Per non parlare dei danni da fumo passivo, specie per la salute dei bambini. Un prelievo sul costo di un pacchetto di sigarette oltre a rappresent­are un disincenti­vo diretto al loro consumo e a contribuir­e a coprire i costi sempre più alti dei farmaci contro i tumori, sarebbe stato un segnale importante di continuità per il nostro Paese, che con la legge Sirchia si è posto all’avanguardi­a nel mondo in merito al fumo nei locali pubblici. Peccato: un’occasione persa. Speriamo ci sia ancora modo per rimediare.

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