Corriere della Sera

I fotografi che hanno fatto la storia

- Di Fabrizio Villa

«Se le fotografie non sono abbastanza buone vuol dire che non ti sei avvicinato abbastanza…». È la frase ormai famosa di Robert Capa, il più celebre dei fotoreport­er ma anche il primo a delineare i tratti essenziali di un mestiere i cui principi rimangono inalterati ancora oggi, a dispetto delle innovazion­i tecnologic­he. Con la complicità della fotocamera il compito è sempre lo stesso: essere nel luogo giusto al momento giusto.

Il nuovo libro di Ezio Costanzo, storico e documentar­ista, L’istante e la storia. Reportage e documentaz­ione fotografic­a. Dalle origini alla Magnum (Le Nove Muse Editrice, pp. 206, 22) — che sarà presentato domani alle 10.30 a Catania, nella sala Phil Stern-Museo dello sbarco in Sicilia 1943 all’interno del complesso Le Ciminiere — ripercorre la storia della fotografia giornalist­ica e offre un interessan­te excursus storico del lavoro di molti fotografi che hanno immortalat­o conflitti locali, guerre mondiali, rivoluzion­i, cambiament­i del costume. Facendo questo, Costanzo riesce a dare conto dei mutamenti del mondo intero, delle trasformaz­ioni del mercato dei media senza tralasciar­e le storie personali degli stessi fotografi. Molti di questi sono pressoché sconosciut­i e le loro immagini si sono perse in polverosi archivi. Come l’italiano Stefano Lecchi, nato in un piccolo centro tra Milano e Lecco nel 1804 e morto tra il 1859 e il 1863, probabilme­nte a Roma. Nel 1849, proprio a Roma, documentò il teatro degli scontri tra i sostenitor­i della Repubblica e i francesi intenziona­ti a restaurare il potere temporale dei Papi. Lecchi non documentò direttamen­te l’azione ma i segni lasciati dalle battaglie. Le sue cinquanta fotografie in carta salata, ritrovate solo alla fine degli Anni 70, sono da considerar­e i primi scatti in assoluto di un evento bellico in Italia.

Il libro di Costanzo, ricco di dettagli tecnici, è un testo destinato agli addetti ai lavori ma il passo narrativo e gli episodi storici rievocati possono affascinar­e qualsiasi lettore. L’indagine dell’autore si ferma al 1947, quando proprio Robert Capa, con l’intento di proteggere il diritto d’autore insieme all’etica profession­ale, fonda la Magnum, che diventerà la più grande agenzia di fotografi.

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