«Moglie tradita, vivo con lui, con un peso nel cuore»
Io moglie tradita, ho un segreto che sono riuscita a farmi confessare da mio marito. Per quindici anni del nostro matrimonio, egli ha avuto una relazione con la sua assistente sanitaria: donna insignificante ma abile, molto ambiziosa e arrivista di cui nessuno, proprio nessuno (figli, amici e io stessa) poteva sospettare la sua abilità manipolatrice. Sebbene lo avessi più volte temuto un suo tradimento, sono sempre stata ingannata da mio marito, con giustificazioni che sembravano plausibili. La relazione è diventata stabile quando, passando alla libera professione, mio marito ha aperto uno studio con lei, che doveva assisterlo in tutti i sensi. Ancora adesso non riesco ad accettare l’abilità con cui mio marito ha portato avanti quel suo modo di vivere ipocrita, e sopportare il ricordo di quanto abbiamo vissuto insieme parallelamente alla loro storia: anniversari, compleanni, viaggi, lauree e matrimoni dei nostri figli. Ma non è stato tutto tranquillo: mesi di solitudine, tanto dolore per il cambiamento di ideali e di carattere, e anche una temporanea separazione di un anno e mezzo. Ma quando mi ha chiesto di ricominciare a vivere insieme, ho accettato con gioia: avevo tanto sofferto. Ho questo segreto, doloroso e umiliante nel cuore, come moglie avevo creduto molto nell’amore. G. G. Ogni venerdì pubblicheremo in questa pagina una lettera o una storia d’amore