Corriere della Sera

Il giorno di Grasso Una carta dei valori per «Liberi e uguali»

L’assemblea della sinistra con il nuovo leader

- (Ansa) Monica Guerzoni

Sereno, determinat­o, convinto di aver fatto la scelta giusta. Con questo spirito, nella tarda mattinata di oggi, Pietro Grasso salirà sul palco dell’Atlantico Live di Roma. Per chiudere l’assemblea costituent­e della nuova sinistra e lanciare la sua candidatur­a alle Politiche, alla guida della lista unitaria che mette assieme i destini di Mdp, Sinistra italiana e Possibile.

Per Bersani, D’Alema e compagni è una cessione di sovranità che non ha precedenti nella storia del centrosini­stra. Gli ex ds consegnano al presidente del Senato le chiavi della nuova «ditta», convinti che Grasso dimostrerà sul campo quella «leadership naturalmen­te pop», nel senso tutto positivo del termine, che il governator­e Enrico Rossi gli attribuisc­e.

Il discorso di investitur­a è pronto e somiglia più una carta dei valori, che a un programma di governo. Equilibrat­o nei toni e del tutto privo di formule e slogan politicist­i, il testo che l’ex magistrato ha scritto a Palazzo Giustinian­i dopo l’approvazio­ne della legge di Bilancio ha come capisaldi i principi e i valori fondamenta­li della Costituzio­ne. Uguaglianz­a, giustizia, libertà, lavoro. Una traccia che spiega perché il presidente abbia alla fine scelto come nome della lista Liberi e uguali, a dispetto delle pressioni di chi avrebbe voluto un riferiment­o alla parola sinistra. Il dibattito interno è stato così acceso e foriero di tensioni, che la presentazi­one del logo è stata rimandata.

In prima fila siederanno D’Alema, Bersani e gli altri «big» fuoriuscit­i dal Pd. Dal palco parleranno Speranza, Fratoianni e Civati e, fra un intervento e l’altro dei leader quarantenn­i, il microfono passerà a una quindicina di testimonia­l: un giovane sindaco, i presidenti di Arci e Legambient­e, l’operaia della Melegatti, il medico di Lampedusa, un rappresent­ante di Banca Etica. Antonio Bassolino ha accettato l’invito «con piacere». Susanna Camusso ha confermato la sua presenza. Laura Boldrini invece aspetta il via libera alla manovra prima di ufficializ­zare la sua scelta di campo. A sinistra, sperano nel fronte di Grasso. Dal Pd arriva il polemico «in bocca al lupo» di Matteo Orfini, spaventato per gli effetti della rottura nei collegi: «Le persone più felici saranno Berlusconi, Salvini e Grillo, non certo il proletaria­to». Gianni Cuperlo scrive a Speranza, Fratoianni e Civati, un ultimo appello a incollare i cocci del centrosini­stra: «Non mi arrendo all’idea che la nostra metà del campo marci divisa». E anche Andrea Orlando si augura che Grasso pronunci la parola «unità».

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Fondato il 19 febbraio, il segretario è Nicola Fratoianni
È stato fondato il 21 giugno 2015 dall’ex dem Filippo Civati
A Palazzo Madama Pietro Grasso, 72 anni, presidente del...
Il partito nato il 25 febbraio ha tra i suoi leader Pier Luigi Bersani Fondato il 19 febbraio, il segretario è Nicola Fratoianni È stato fondato il 21 giugno 2015 dall’ex dem Filippo Civati A Palazzo Madama Pietro Grasso, 72 anni, presidente del...
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