Corriere della Sera

Comunicare (bene) prima di sperimenta­re

- Fonti: 116° Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Interna (Simi), 2015 e indagine di Altroconsu­mo settembre-ottobre 2016 su tutto il territorio nazionale, con un questionar­io a cui hanno risposto 1.742 dottori e 1.132 pazienti tra i 24 e

lecole agiscono su precisi bersagli molecolari, per cui la popolazion­e che si seleziona per le prime fasi è più probabile che possa comunque beneficiar­e della sua eventuale attività biologica».

In ogni caso il malato è sempre posto di fronte a una scommessa.

«Bisogna tenere presente che se una persona non ha più opzioni terapeutic­he può essere un vantaggio importante partecipar­e a una sperimenta­zione, mentre negli altri casi bisogna invece soppesare con molta attenzione i pro e contro per il paziente».

Insomma lo sperimenta­tore deve essere sempre onesto e trasparent­e.

«Ci mancherebb­e altro, ma Se il medico prova empatia nei confronti del paziente, l'efficacia delle cure aumenta fino al 40% È chiaro che bisogna comprender­e a chi si sta proponendo che cosa. Per questo è importante conoscere il malato, capire quali sono i suoi hobby, le sue ansie, le sue occupazion­i, i suoi desideri. Non basta conoscere l’esito della sua Tac. Quando si propone un trattament­o, che sia sperimenta­le o meno, bisogna collocarlo in una strategia terapeutic­a complessiv­a».

Chi paga per le sperimenta­zioni cliniche?

«In genere se si prova un nuovo farmaco è l’azienda che lo produce a fornirlo all’ospedale a cui è affidato lo studio. Quindi la spesa non è a carico La medicina è la scienza dell’incertezza e l’arte della probabilit­à del Servizio Sanitario nazionale, almeno per quanto riguarda il medicinale. Ciò talvolta può creare qualche paradosso. Per esempio può capitare che l’amministra­zione dell’ospedale non sia “contenta” perché la terapia non viene fatta “su ricetta rossa”, come si dice in gergo, quindi non ci sarà rimborso per la prestazion­e da parte della Regione. Insomma, è una forma di assistenza che non viene “contabiliz­zata” all’istituto, ma rimane una cura, anche se con incognite, e di fatto comporta un risparmio per la spesa sanitaria». sui temi della salute in generale http://www. corriere.it/ salute

Scelta consapevol­e Se non ci sono altre opzioni può essere un vantaggio entrare in una sperimenta­zione

 ??  ?? (1849-1919) Medico canadese, considerat­o il padre della medicina moderna
(1849-1919) Medico canadese, considerat­o il padre della medicina moderna

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy