Cresce la tv generalista, 25 milioni di spettatori per la prima serata
Sono quasi 25 milioni gli spettatori televisivi della prima serata nel periodo più importante dell’anno, l’autunno «di garanzia». Con un consumo medio giornaliero in crescita (254 minuti, contro i 249 dello scorso anno), la tv resta al centro dei consumi mediali degli italiani.
Sono questi i dati più rilevanti di questa prima parte della stagione, iniziata a settembre e conclusa con l’inizio del mese di dicembre: dopo il periodo delle «strenne natalizie», la battaglia riprenderà a fine gennaio. Quest’anno si conferma la tendenza alla «polarizzazione» dei consumi sulle reti «ammiraglie», da un lato, e su una miriade di reti «targettizzate», dall’altro lato. La leadership è mantenuta da Rai1, con 4.765.000 spettatori medi in prima serata, uno share del 19% e un picco di 13.495.000 spettatori il 13 novembre (per la sfortunata partita Italia-Svezia).
Segue, in crescita, Canale 5, con 4.002.000 spettatori medi in prima serata, e il 16% di share (e un picco di quasi 6 milioni di spettatori per Grande Fratello Vip, il 20 novembre).
Quasi dieci milioni di spettatori sono appannaggio delle oltre duecento reti nate col digitale e a pagamento, e nella terra di mezzo restano le altre reti generaliste: Rai2 al 6,1% di share, Rai3 al 5,5%, in difficoltà dopo la perdita di Che tempo che fa, Italia 1 al 5,4%, Rete4 al 4% e La7 in crescita al 3,8%. Insomma, sforzi produttivi e risultati d’ascolto molto alti convergono nell’indicare la persistente rilevanza della tv generalista: della fiction (per Rai1 il successo di Scomparsa e la scommessa di Sirene, per Canale 5 il boom di Rosy Abate e il buon risultato dell’Isola di Pietro), dei talent e dei reality (Tu si que vales e Grande Fratello Vip) del varietà (Tale e quale show).
La «vecchia» tv sembra più in salute che mai. (a.g.) In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel