Allo show d’odio che la Francia non può fermare
TRA IL PUBBLICO Folla per Dieudonné che deride stupri , ebrei e gay
dal corrispondente a Parigi
Lo spettacolo inizia con un uomo solo sul palco, in tunica gialla, che guarda verso il cielo e poi si rivolge al pubblico: «Sì sto pregando, e allora? C’è gente che vota, altri che si drogano, altri ancora che si dedicano a pratiche omosessuali (la frase originale è impubblicabile, ndr), io invece prego per evitare una guerra termonucleare». Gli spettatori cominciano a ridere e applaudire, e per oltre un’ora non smetteranno più.
Sono quasi le 21 di giovedì al Théâtre de la Main d’Or di Parigi, e il comico Dieudonné Mbala Mbala, pluricondannato per antisemitismo, incitamento all’odio razziale e frode fiscale, da poco tornato da una «missione di pace» in Corea del Nord con l’amico ideologo «nazionale» e «socialista» Alain Soral, pronuncia le prime battute di «La Guerre». Il nuovo show è cominciato con 8.000 a tributargli una standing ovation, a Tolosa 4.000, a Parigi 300 ma solo perché il Théâtre de la Main d’Or, suo quartier generale, non ne contiene di più. Nessuna promozione sui canali tradizionali, nella Francia di Macron la figura di Dieudonné resta «maledetta» proprio come piace a lui. Anche se i biglietti si possono comprare alla Fnac e i dvd su Amazon. Dal sito ufficiale «Dieudosphère» il comico-uomo politico si rivolge direttamente al «popolo», e dice che «qualcosa sta accadendo. Il sistema politico-mediatico non è riuscito a farci sparire».
Valls giudica «insopportabile» che Dieudonné possa ancora esibirsi e incolpa gli spettatori, «è in gioco la responsabilità di ognuno». Ma loro non sembrano sfiorati dal problema. Anzi, l’alone di proibito rende forse il gioco più divertente. Pubblico della classe media, tra i 20 e i 50 anni, molte giovani coppie che