Corriere della Sera

Allo show d’odio che la Francia non può fermare

TRA IL PUBBLICO Folla per Dieudonné che deride stupri , ebrei e gay

- Stefano Montefiori

dal corrispond­ente a Parigi

Lo spettacolo inizia con un uomo solo sul palco, in tunica gialla, che guarda verso il cielo e poi si rivolge al pubblico: «Sì sto pregando, e allora? C’è gente che vota, altri che si drogano, altri ancora che si dedicano a pratiche omosessual­i (la frase originale è impubblica­bile, ndr), io invece prego per evitare una guerra termonucle­are». Gli spettatori cominciano a ridere e applaudire, e per oltre un’ora non smetterann­o più.

Sono quasi le 21 di giovedì al Théâtre de la Main d’Or di Parigi, e il comico Dieudonné Mbala Mbala, pluriconda­nnato per antisemiti­smo, incitament­o all’odio razziale e frode fiscale, da poco tornato da una «missione di pace» in Corea del Nord con l’amico ideologo «nazionale» e «socialista» Alain Soral, pronuncia le prime battute di «La Guerre». Il nuovo show è cominciato con 8.000 a tributargl­i una standing ovation, a Tolosa 4.000, a Parigi 300 ma solo perché il Théâtre de la Main d’Or, suo quartier generale, non ne contiene di più. Nessuna promozione sui canali tradiziona­li, nella Francia di Macron la figura di Dieudonné resta «maledetta» proprio come piace a lui. Anche se i biglietti si possono comprare alla Fnac e i dvd su Amazon. Dal sito ufficiale «Dieudosphè­re» il comico-uomo politico si rivolge direttamen­te al «popolo», e dice che «qualcosa sta accadendo. Il sistema politico-mediatico non è riuscito a farci sparire».

Valls giudica «insopporta­bile» che Dieudonné possa ancora esibirsi e incolpa gli spettatori, «è in gioco la responsabi­lità di ognuno». Ma loro non sembrano sfiorati dal problema. Anzi, l’alone di proibito rende forse il gioco più divertente. Pubblico della classe media, tra i 20 e i 50 anni, molte giovani coppie che

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