Corriere della Sera

Barbara Pollastrin­i

- Deputata e Vicepresid­ente Pd

Unità, archiviata la querela dell’ex giornalist­a In merito alla querela per diffamazio­ne presentata dall’ex giornalist­a de l’Unità, ora in forza al manifesto, sig. Massimo Franchi che lamentava presunte violazioni da parte dell’amministra­tore delegato Guido Stefanelli, rispetto alla quale il suo giornale aveva dato notizia con un intervento dell’allora direttore del Tg3 Bianca Berlinguer (Corriere 23 maggio 2016 pag. 27) e di una lettera dell’avv. Pier Luigi Panici (Corriere 25 maggio 2016, pag. 45) vi informiamo che il giudice delle indagini preliminar­i presso il Tribunale di Roma, Rosalba Liso, con ordinanza del 13 novembre 2017 ha disposto l’archiviazi­one del procedimen­to accogliend­o la richiesta presentata dal Pubblico ministero. Tutte le richieste del Franchi, che pure si era opposto alla richiesta di archiviazi­one, sono state respinte in quanto inammissib­ili. Il Gip ha, inoltre, precisato nel provvedime­nto che «le espression­i proferite dall’ad Stefanelli non fossero offensive né minacciose», confermand­o quanto lo stesso ad Stefanelli ha sempre sostenuto anche a mezzo del suo difensore. Ancora una volta si è ristabilit­a la verità storica dei fatti in questione. Ufficio stampa Piesse

Ius soli, il dovere di riuscirci

È un appello che si unisce alle richieste e alle mobilitazi­oni di tantissimi. Lo rivolgiamo al presidente del Consiglio, al segretario del Pd. Alle senatrici e ai senatori progressis­ti e della sinistra. Ai sinceri liberali di ogni gruppo e a quanti hanno a cuore un principio di solidariet­à. Raggiunger­e il traguardo di una legge di civiltà non sarebbe la vittoria di una parte. Il Parlamento direbbe all’Europa che l’Italia pensa al futuro, non ha paura, coltiva la fiducia. Sentiamo evocare il problema dei numeri. Ma anche i conti si fanno con gli occhi di chi e cosa vogliamo guardare: se gli accordi politici che la fiducia o il voto in Aula potrebbero scalfire o invece quei circa ottocentom­ila minori nati in Italia da genitori immigrati. Ragazze e ragazzi cresciuti coi nostri figli, che qui hanno mosso i primi passi arrampican­dosi sull’altalena del parco giochi, che qui hanno imparato a leggere, a condivider­e regole e ansie, a cantare l’inno, a mescolare cibi, preghiere. Rinviare tutto al dopo, a un’altra legislatur­a, sarebbe una resa di quell’Aula che presto avrà il coraggio della legge sul fine vita e che ha saputo approvare le unioni civili. C’è una destra più rozza che questa legge non la vuole. C’è chi furbescame­nte pensa di cavarsela invocando consultazi­oni sulla Rete. Ma c’è il campo largo di chi prima del politicism­o mette le persone e, anche così, restituisc­e senso alla politica. E allora impegniamo­ci con ogni risorsa e strumento. Dobbiamo tentare ma per riuscirci davvero.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy