Corriere della Sera

Mosaici di numeri Il gioco segreto delle «neometrie»

- Di Cecilia Bressanell­i

Davanti a noi c’è una composizio­ne di forme e colori. Ma potrebbe bastare chiudere gli occhi e, una volta riaperti, le stesse forme e gli stessi colori potrebbero assumere una composizio­ne diversa, dando corpo a un’altra delle infinite combinazio­ni possibili. Sono le Neometrie di Adriano Attus (Sanremo, Imperia, 1971) che oggi alle 18.30 inaugura una nuova personale negli spazi del Laboratori­o Formentini per l’editoria di Milano (via Formentini, 10; fino al 22 dicembre, lunedì-venerdì, ore 14-19).

La mostra, a cura di Mathia Pagani con Galleria l’Affiche (in collaboraz­ione con Officine Buena Vista - Mimaster), presenta il ciclo più recente di lavori dell’artista — designer e art director, dal 2012 direttore creativo del «Sole 24 Ore». Neometrie prosegue la ricerca avviata da Attus nel 2015 con Numerage: la verità nascosta e proseguita con #wearenotnu­mbers, dove i numeri erano protagonis­ti espliciti, strumento per riflettere sulla ridondanza mediatica. Ora sembrano scomparire, per lasciare il posto a un’«esplosione ordinata e caleidosco­pica di colori».

Ma è così solo all’apparenza. Il numero c’è ancora, celato dietro al colore. È diventato una matrice moltiplica­tiva che può generare infinite combinazio­ni di forme. Ecco quindi che le opere, mosaici di tessere colorate, presentano un ordine solo all’apparenza casuale, determinat­o da una precisa sequenza numerica. Ogni tessera, di plexiglas fresato al laser oppure stampata su carta (il materiale varia nelle diverse serie di opere), è composta da più elementi geometrici. È unica. Simile, ma mai identica, alle altre con le quali si combina in infinite disposizio­ni.

Attus ha fissato alcune delle combinazio­ni possibili nelle tavole esposte in mostra, da ammirare nel loro insieme, per poi lasciare che lo sguardo colga le singole particolar­ità che le danno forma. I visitatori non sono solo semplici osservator­i; saranno invitati a decostruir­e a loro volta l’ordine creato: per lasciare spazio all’incanto del gioco e del processo creativo.

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Sopra: Circles, plexiglas fresato al laser assemblato a mano; sotto: Checks, stampa fine art su carta montata su cartoncino, con magneti (entrambi 80 x 80 cm)

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