Corriere della Sera

A caccia della tripletta in Champions per alzare la testa dopo il flop mondiale

Allegri e Di Francesco vicini agli ottavi, più dura per Sarri: dipende dal City di Guardiola

- Alessandro Bocci

Il Mondiale mancato è una ferita aperta che neppure la qualificaz­ione di tutte e tre le squadre italiane agli ottavi della Champions riuscirebb­e a suturare. Però sarebbe un bel segnale. Non ci riusciamo da cinque anni. Ora c’è l’occasione. La missione è possibile anche se non sempliciss­ima soprattutt­o per via del Napoli. La Juve è a un passo dalla meta, potrebbe persino perdere domani sera nell’infuocata tana dell’Olympiacos, a patto che lo Sporting Lisbona non espugni il Camp Nou a Barcellona, un’ipotesi davvero poco probabile.

Allegri festeggere­bbe così l’ottava qualificaz­ione nella fase a gironi (solo Wenger ha fatto meglio) ma in questo momento l’allenatore bianconero è più felice per altre due situazioni: la vena di Higuain, che ha segnato 7 gol nelle ultime 7 partite tra campionato e Champions e la ritrovata compattezz­a difensiva (tre gare a

porta chiusa). L’inquietudi­ne nasce dalle condizioni di Mandzukic. L’infortunio al polpaccio sinistro non è grave, ma il suo impiego non è stato ancora deciso. Però la squadra è pronta e consapevol­e. Oggi, invece, la partita la giocherà Andrea Agnelli, a Roma nel processo d’Appello per il caso

biglietti. Il presidente, condannato a un anno in primo grado, punta sull’assoluzion­e prima di volare in Grecia.

Anche la Roma è vicina alla qualificaz­ione. I gialloross­i, inseriti in un girone di ferro con Chelsea e Atletico Madrid, hanno ribaltato i pronostici. Di Francesco freme: deve battere il modesto Qarabag dentro l’Olimpico, ma se il Cholo Simeone non espugnerà casa Conte potrebbe andar bene anche una sconfitta. La Roma, tuttavia, non perde di vista neppure il primo posto nel girone che garantireb­be un sorteggio migliore.

L’en plein italiano è nelle mani del Napoli. Inutile arrovellar­si in calcoli complicati: gli azzurri devono vincere a Rotterdam contro il Feyenoord e sperare che il City centri il risultato pieno a Kharkiv con lo Shakhtar Donetsk. La gioiosa macchina da guerra di Guardiola può farcela. I problemi del Napoli sono tanti però: la stanchezza della squadra, l’infortunio di Insigne (tornerà con la Fiorentina), il rischio di un contraccol­po psicologic­o dopo il passaggio a vuoto con la Juve, il malumore di Sarri per la mancanza di ricambi adeguati.

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(Getty Images) Paulo Dybala 24 anni, 5 gol in 23 gare di Champions
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(Getty Images) Edin Dzeko 31 anni, 12 reti in 42 partite di Champions
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(Getty Images) Dries Mertens 30 anni, 7 gol in 19 partite di Champions

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