Il nuovo Ranocchia
6,5 Handanovic La paratona su Meggiorini sullo 0-0 non è un dettaglio ma un episodio chiave. 6,5 D’Ambrosio Il feeling con Candreva migliora sempre più. 6,5 Ranocchia Dietro va affinata l’intesa con i compagni, davanti però sfiora perfino il gol. La sua riabilitazione pubblica è solo uno dei molti capolavori spallettiani. 7 Skriniar Altro gol, e siamo a tre. La sua crescita è sbalorditiva. 6,5 Santon Vedi Ranocchia: un giocatore risorto grazie a Spalletti. 6,5 Borja Valero Regia «basic» ma impeccabile.
6 Joao Mario È rimasto ai margini del progetto per un pezzo e si vede, non del tutto dentro al dispositivo.
7 Candreva Prima squaderna l’assist a Skriniar per il terzo, poi incanta San Siro con due-tre esibizioni da freestyler. In scioltezza.
7 Brozovic Gli manca solo il gol, lo meriterebbe. Azzeccatissima la scelta di piazzarlo trequartista.
8 Perisic È riuscito a convertire quello che una volta era un suo difetto, sparire cioè dal campo per lunghi tratti, in una risorsa tecnica formidabile: non sai dov’è, appare, sinistro, palla in rete. Tre gol spietati e ciao ciao Chievo.
7 Icardi Basterebbero i 16 gol in 15 partite, ma c’è di più, molto di più: ora è un uomo squadra, un leader.
7,5 Spalletti L’esame con la Juve di sabato a Torino dirà se l’Inter è davvero da scudetto, ma una certezza già c’è: questa è una macchina da guerra, pronta per la guerra. Grazie al suo generale.