Spalletti allarga la rosa «Faccio la formazione scegliendo, non ho mai bocciato nessuno»
La strada è ancora lunga, però è quella giusta. Luciano Spalletti e tutta l’Inter ne sono consapevoli. «Ora c’è da consolidare, ma la struttura è forte anche se è da poco che siamo a questi livelli» ha sottolineato il tecnico convinto che la sua squadra sia quasi al livello di Napoli e Juve. Anche perché il gruppo è sempre più unito e l’autostima cresce di giorno in giorno. «Il nostro secondo gol è l’emblema del gruppo: Perisic rincorre, recuperiamo e facciamo gol con Icardi — ha sottolineato Spalletti —. E quando uno come il croato mette a disposizione una corsa di 80 metri per un banale recupero di palla è tutto più facile. Per fare partite come questa contro il Chievo ed essere un gruppo che ambisce a grandi traguardi servono le giuste distanze e una buona linea difensiva. Ranocchia? Ha denotato, come del resto Joao Mario, grande professionalità. In ogni caso io faccio la formazione scegliendo, non bocciando nessuno». L’Inter si è portata a casa i 3 punti e Ivan Perisic (foto), alla prima tripletta, pure il pallone. «Lo darò a mio figlio e credo che lo utilizzerà come cuscino» ha raccontato il giocatore prima di ammettere che «quest’anno sono cambiate tante cose all’Inter» e annunciare che «ora si va a Torino per vincere perché questa squadra deve sempre giocare per vincere: dobbiamo continuare così, da tanto aspettavamo questo momento».