Corriere della Sera

Ilva, missione di Calenda dal sindaco di Taranto Anche Emiliano: trattiamo

- Michelange­lo Borrillo

Una visita a sorpresa potrebbe aver risolto il braccio di ferro istituzion­ale tra governo ed enti locali sull’Ilva. Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ieri ha incontrato a Taranto il sindaco della città dell’Ilva, preavvisan­dolo con una telefonata, al termine della quale ha deto «sto arrivando». Così l’aereo diretto da Roma a Cipro con il ministro a bordo ha fatto tappa a Grottaglie, l’aeroporto di Taranto. L’incontro è stato proficuo, al punto che il ministro ha annunciato, con un comunicato congiunto, la convocazio­ne di un tavolo negoziale (che potrebbe arrivare già oggi) dedicato all’Ilva di Taranto con all’ordine del giorno quanto richiesto dal sindaco Rinaldo Melucci. Calenda ha ottenuto in cambio la promessa del sindaco, al riceviment­o della formale convocazio­ne con l’ordine del giorno condiviso, del ritiro del ricorso al Tar sul piano ambientale (che aveva indotto il ministro a bloccare le trattative tra i sindacati e i futuri proprietar­i di Am Investco), previa consultazi­one con il governator­e Michele Emiliano. Che dal blitz di ieri è stato evidenteme­nte spiazzato, dicendosi «rammaricat­o per le modalità tutt’altro che corrette dal punto di vista istituzion­ale decise dal ministro». Anche sull’esito dell’incontro Emiliano ha avuto da ridire: «Non si può condiziona­re la convocazio­ne di questo tavolo alla coartazion­e del diritto-dovere degli enti locali di ricorrere alla autorità giudiziari­a». Con il passare delle ore, però, Emiliano ha abbassato i toni: «Al di là delle espression­i, c’è la voglia di mettersi al tavolo e di lavorare. In questo ha avuto un ruolo molto importante il presidente del Consiglio Gentiloni».

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