Carige, aumento chiuso in extremis I debiti difficili al Credito fondiario
Va in porto la ricapitalizzazione: sottoscritti 497 milioni su 560. Malacalza al 17,6%
Esito positivo per l’aumento di capitale da 560 milioni di Banca Carige nell’ultimo giorno in cui è stato possibile sottoscrivere la ricapitalizzazione, decisiva per mettere in sicurezza l’istituto ligure. Banca Carige informa in una nota della tarda serata di ieri che dai dati preliminari pervenuti l’aumento di capitale in opzione risulta essere stato sottoscritto per il 66%, pari a circa 331 milioni. A tale ammontare vanno aggiunti circa 46 milioni relativi alle adesioni pervenute nel contesto della tranche riservata ai portatori dei titoli subordinati. Più 120 milioni già sottoscritti dai sub-garanti, vale a dire Sga, Credito Fondiario, il socio Volpi (al 9,9%) e il gruppo britannico Chenavari con cui si sta chiudendo in queste ore l’accordo per la cessione di Creditis, la società di credito al consumo. Il valore complessivo delle sottoscrizioni è, pertanto, pari a circa 497 milioni.
I diritti di opzione non esercitati verranno offerti in Borsa. Nel caso in cui a seguito dell’offerta rimanessero diritti inoptati, gli stessi saranno sottoscritti dai sub-garanti di prima allocazione e a seguire dai garanti e dai sub-garanti proporzionali su base pari passu, fermo restando il diritto di Malacalza Investimenti — oggi al 17,6% — di sottoscrivere nuove azioni che dovessero risultare inoptate, per un ammontare che consenta alla stessa di raggiungere una partecipazione del 28% del capitale sociale post aumento. A titolo personale il vicepresidente Vittorio Malacalza ha sottoscritto una quota di 870mila euro. L’amministratore delegato Paolo Fiorentino si è detto «molto soddisfatto per il risultato dell’aumento di capitale che è andato in porto con grande successo, nonostante la difficile situazione di mercato in cui ci siamo trovati. Sono stato fiducioso fin dall’inizio grazie al coinvolgimento determinante sia dei soci stabili sia dei nostri piccoli azionisti». Ieri Banca Carige ha sottoscritto inoltre un accordo vincolante con Credito Fondiario, operatore specializzato nel settore degli investimenti e servicing di portafogli di crediti deteriorati, per la cessione di un portafoglio prestiti pari a circa 1,2 miliardi di euro per 265,7 milioni, il 22,1% del valore nominale lordo. La transazione porterà a circa 2,2 miliardi il totale delle cessioni di crediti in sofferenza realizzate da Banca Carige nel secondo semestre 2017.