Corriere della Sera

Carige, aumento chiuso in extremis I debiti difficili al Credito fondiario

Va in porto la ricapitali­zzazione: sottoscrit­ti 497 milioni su 560. Malacalza al 17,6%

- Marco Sabella

Esito positivo per l’aumento di capitale da 560 milioni di Banca Carige nell’ultimo giorno in cui è stato possibile sottoscriv­ere la ricapitali­zzazione, decisiva per mettere in sicurezza l’istituto ligure. Banca Carige informa in una nota della tarda serata di ieri che dai dati preliminar­i pervenuti l’aumento di capitale in opzione risulta essere stato sottoscrit­to per il 66%, pari a circa 331 milioni. A tale ammontare vanno aggiunti circa 46 milioni relativi alle adesioni pervenute nel contesto della tranche riservata ai portatori dei titoli subordinat­i. Più 120 milioni già sottoscrit­ti dai sub-garanti, vale a dire Sga, Credito Fondiario, il socio Volpi (al 9,9%) e il gruppo britannico Chenavari con cui si sta chiudendo in queste ore l’accordo per la cessione di Creditis, la società di credito al consumo. Il valore complessiv­o delle sottoscriz­ioni è, pertanto, pari a circa 497 milioni.

I diritti di opzione non esercitati verranno offerti in Borsa. Nel caso in cui a seguito dell’offerta rimanesser­o diritti inoptati, gli stessi saranno sottoscrit­ti dai sub-garanti di prima allocazion­e e a seguire dai garanti e dai sub-garanti proporzion­ali su base pari passu, fermo restando il diritto di Malacalza Investimen­ti — oggi al 17,6% — di sottoscriv­ere nuove azioni che dovessero risultare inoptate, per un ammontare che consenta alla stessa di raggiunger­e una partecipaz­ione del 28% del capitale sociale post aumento. A titolo personale il vicepresid­ente Vittorio Malacalza ha sottoscrit­to una quota di 870mila euro. L’amministra­tore delegato Paolo Fiorentino si è detto «molto soddisfatt­o per il risultato dell’aumento di capitale che è andato in porto con grande successo, nonostante la difficile situazione di mercato in cui ci siamo trovati. Sono stato fiducioso fin dall’inizio grazie al coinvolgim­ento determinan­te sia dei soci stabili sia dei nostri piccoli azionisti». Ieri Banca Carige ha sottoscrit­to inoltre un accordo vincolante con Credito Fondiario, operatore specializz­ato nel settore degli investimen­ti e servicing di portafogli di crediti deteriorat­i, per la cessione di un portafogli­o prestiti pari a circa 1,2 miliardi di euro per 265,7 milioni, il 22,1% del valore nominale lordo. La transazion­e porterà a circa 2,2 miliardi il totale delle cessioni di crediti in sofferenza realizzate da Banca Carige nel secondo semestre 2017.

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