Corriere della Sera

Il cantante sconfitto da un tumore. Oltre 100 milioni di dischi venduti

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

La Francia ha perduto uno dei suoi protagonis­ti, da oltre mezzo secolo un pilastro dell’identità nazionale quanto la Tour Eiffel o la baguette, solo meno conosciuto all’estero: a 74 anni è morto Johnny Hallyday, anzi «Johnny» (con l’accento ovviamente sulla ypsilon), come tutti lo chiamano da sempre, come se fosse uno di famiglia. Il Paese europeo che più ama criticare l’America si è scelto come cantante e attore più amato l’uomo che ha importato in Francia il rock’n’roll americano e che, fuori dai confini nazionali, viene descritto come l’«Elvis Presley» francese: una formula che ai francesi fa scuotere la testa perché Johnny è stato (anche) altro, comunque di più. Edizioni speciali di giornali, radio e tv, social media monopolizz­ati da un unico argomento — «Johnny» — e la certezza che molti si ricorderan­no a lungo di quando e come hanno saputo che lui non c’era più, come succede con i momenti cruciali nella storia di un Paese.

La notizia l’ha data la moglie Laeticia, ex modella che lo ha accompagna­to negli ultimi 22 anni, con un testo inviato alla Afp nella notte tra martedì e mercoledì: «Johnny Hallyday se ne è andato. Jean-Philippe Smet è morto nella notte del 5 dicembre 2017. Scrivo queste parole senza crederci. Eppure, è così. Il mio uomo non c’è più. Ci lascia stanotte come ha vissuto per tutta la vita, con coraggio e dignità... Johnny era un uomo fuori del comune. Lo resterà grazie a voi... Amore mio, ti amo tanto». Con lei Hallyday aveva adottato due bambine di origine vietnamita, Jade (oggi 13enne) e Joy (9).

Da mesi il cantante di Que je t’aime (1969) lottava contro il cancro al polmone, seguito e sostenuto con affetto da milioni di francesi. Il primo a reagire,

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