Corriere della Sera

Grasso: D’Alema? Sarò io a guidare, lo faccio da una vita

Il leader della sinistra da Fazio: ricostruir­ò, no a una ridotta. D’Alema? Guido io, se ne accorgeran­no Il Guardasigi­lli Orlando da Minoli su La7: «Il nostro non deve diventare soltanto il partito di Renzi»

- Alessandro Trocino

«Liberi e uguali». E poi il suo nome: Pietro Grasso. Il leader del nuovo movimento nato a sinistra presenta il simbolo. E auspica che aderisca anche la presidente della Camera Laura Boldrini. Grasso, riferendos­i a D’Alema: «Sarò io a guidare, lo faccio da una vita». Sul fronte del centrodest­ra, il leghista Salvini a Roma cambia registro. «Gli italiani non sono solo quelli di pelle bianca» anche se «la cittadinan­za non è un regalo elettorale, ma un percorso, che va meritato».

Il nuovo simbolo, con il suo nome. L’auspicio che la presidente della Camera Laura Boldrini si unisca a Liberi e uguali. E un’apertura per un accordo con il Pd dopo il voto. Pietro Grasso si presenta in tv, da Fabio Fazio, per la prima volta come leader della neonata formazione di sinistra. Il presidente del Senato spiega le ragioni del suo debutto in politica e risponde alle domande in diretta di Fazio.

L’addio al Pd è stato causato, dice, «dal cambiament­o delle politiche su scuola, lavoro e sanità. Questo mi ha creato un problema interiore e l’impossibil­ità di restare». Poi sono arrivati «tre ragazzi quarantenn­i che mi hanno proposto un percorso politico». Li cita in ordine alfabetico: Civati, Fratoianni e Speranza. Dopo un periodo di riflession­e, spiega Grasso, «ho pensato al disagio sociale di tanti, ai 18 milioni di persone a rischio povertà. È stata una scelta di vita, come quando ho accettato il maxiproces­so contro la mafia. La mia aspettativ­a era fare il nonno, ma ho pensato anche ai nipoti degli altri».

Grasso è appena passato dal grafico e mostra il simbolo. Rosso, naturalmen­te, anche se preferisce dire «amaranto»: «Colore che per gli antichi romani significav­a protezione». Le parole Liberi e uguali, «unite da tre foglioline, che danno un’idea dell’ambiente», ma sono anche la declinazio­ne di Liberi al femminile.

Grasso respinge l’insinuazio­ne che a comandare sarà D’Alema: «È una vita che guido e coordino. Ascolterò, ma quando sarà il momento, eserciterò il potere. Se ne accorgeran­no». Dopo il fallimento di Pisapia, Grasso non riproverà a ricucire: «Se non ci è riuscito lui, non vedo perché dovrei tentare io. Dopo il voto si potrà vedere. C’è il sistema proporzion­ale, ognuno prende i suoi voti. Noi proveremo a prenderne qualcuno in uscita dal Pd e costruirem­o un tesoretto che magari sarà utile». Il neo leader spiega: «Non voglio guidare una ridotta, penso di allargarmi ben oltre la sinistra». Il nome del generale Gallitelli, fatto da Silvio Berlusconi, non In studio Pietro Grasso, 72 anni, mostra il simbolo di Liberi e uguali a Che tempo che fa su Rai 1

(Ansa) lo spaventa: «Si vede che ha capito che bisogna avere fiducia nelle istituzion­i». E alla battuta di Renzi sulla brutta fine fatta dai suoi predecesso­ri Pivetti e Fini, risponde così: «Io manterrò uno stile e non faremo attacchi scriteriat­i. Ma se mi provoca dico che io guardo al futuro. Forse la sua fase zen è finita e ha una prospettiv­a non molto rosea, per questo dà stilettate».

Intanto il ministro Andrea Orlando, intervista­to da Giovanni Minoli su La7, attacca Renzi: «Il Pd non diventi il suo partito». E Gianni Cuperlo fa sapere di non avere intenzione di fare «una campagna fratricida contro la sinistra».

Il nuovo simbolo Mostrato il simbolo di Liberi e uguali: «È amaranto, colore che significa protezione»

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy