Dalla maxirissa al raid nel bar Sospettati gruppi di estrema destra
Una violentissima rissa. Una spedizione punitiva in un bar. C’è un filo investigativo che collega i due fatti, avvenuti a distanza di 24 ore e in una zona di bar e locali appena fuori dal centro storico di Monza, ai gruppi di estrema destra. Ieri a Milano c’è stato un lungo presidio di antagonisti che si contrapponevano a una raccolta firme di Forza Nuova per chiedere l’assegnazione delle case popolari agli italiani. L’attenzione degli investigatori della polizia si concentra però in queste ore sui due scontri avvenuti in Brianza. Il primo risale a venerdì sera, quando un gruppo di ragazzi, alcuni dei quali indossano stemmi di Forza Nuova, viene allontanato da un bar. Si trovano in un quartiere spesso frequentato da antagonisti: e intorno alle 23.30 esplode una rissa rapida e feroce (alcuni ragazzi si sfilano le cinture dei pantaloni, altri spaccano le bottiglie di birra che stanno bevendo e si lanciano nel tafferuglio impugnando i cocci). Fuggono tutti prima dell’arrivo della polizia, ma è sembrato l’esito estemporaneo di una catena di minacce che negli ultimi mesi le due fazioni si sono scambiate anche lasciando scritte sui muri. Il secondo attacco avviene poco più di 24 ore dopo: un gruppo di 20 persone (tra cui alcune di estrema destra, secondo le prime testimonianze) entra in un bar e distrugge bicchieri e bottiglie. Il padre della titolare viene colpito con schiaffi e pugni. L’attacco sarebbe una ritorsione per una lite avvenuta una settimana fa.