«L’Arminuta» e «4 3 2 1» piacciono online
La fine dell’anno è un tempo propizio per fare bilanci. Nel nuovo numero de «la Lettura», il #315, in edicola a 64 pagine fino a sabato 16 dicembre, la Classifica di Qualità rappresenta proprio un bilancio dell’anno «letterario» che si avvia alla conclusione. L’edizione 2017 della Classifica, la sesta, ha visto un’altissima partecipazione, con 300 votanti tra giornalisti, critici, scrittori, artisti, collaboratori e amici del supplemento culturale.
Il primo posto è andato a Richard Ford con il romanzo Tra loro (Feltrinelli); il secondo a Teresa Ciabatti con La più amata (Mondadori); il terzo a Kent Haruf con Le nostre anime di notte (NN Editore). Anche i lettori sono stati protagonisti sui profili social dell’inserto — Twitter, Facebook, Instagram — indicando il libro preferito di quest’anno con l’hashtag #librodel2017. Tra i titoli più segnalati, L’Arminuta (Einaudi) di Donatella Di Pietrantonio. Lo sceglie su Twitter, tra gli altri, Valeria Nitti (@ValeriaNitti), che lo descrive come «il libro più emozionante, toccante, sfaccettato». Piace a molti anche 4 3 2 1 (Einaudi). Laura Cunto (@CuntoLaura), ad esempio, lo segnala, celebrando il «grande Auster». Segue Haruf: Silvestro Ramunno, su Facebook, vota Le nostre anime di notte, dicendo che è «triste sapere di non poter leggere altro di Haruf». Apprezzato anche La ferrovia sotterranea (Sur) di Colson Whitehead. Lo sceglie, tra gli altri, Giovanna Cardella (@princess_giogio) su Instagram. Online su corriere.it/ lalettura anche un sondaggio in cui si può votare uno tra i dieci titoli della Top Ten della Classifica di Qualità.
Non solo letteratura. Nel supplemento spazio anche all’arte, con la mostra Carta bianca al museo di Capodimonte a Napoli, nella quale dieci personalità internazionali hanno reinterpretato in chiave originale la collezione. Una di queste, Riccardo Muti, racconta a Stefano Bucci il suo lavoro sulla Crocifissione di Masaccio. Ranieri Polese racconta invece «l’ultimo anno dell’umanità», il 1918, a Vienna, quando morirono Klimt, Schiele, Otto Wagner e Koloman Moser.