Juve, Roma e quel circolo di super bomber da 50 gol da dribblare nel sorteggio
Cavani-Kane e Lewandowski-CR7 gli spauracchi per le italiane
Strano ma vero: per una volta non c’è Leo Messi tra i pericoli pubblici per le italiane di Champions. Perché la Juventus ha già dato nel girone (doppietta dell’argentino al Camp Nou) e la Roma ha vinto il suo gruppo. Ma sulla strada degli ottavi che nascono oggi (dalle 11.45 in diretta su Italia 1 e Premium Hd) il circolo dei bomber che fanno sempre la differenza — quelli che hanno già superato quota 50 in questo 2017 — è comunque molto ben frequentato.
Chi rischia di più è ovviamente la Juventus, che è nell’urna delle seconde. Ma anche la Roma, che potrà contare sulla gara di ritorno in casa, un paio di dribbling secchi li deve fare: Lewandowski è a quota 52 gol come Messi, nella classifica dell’anno solare. Subito dietro, grazie alla doppietta di sabato, c’è Cristiano Ronaldo (51). Bayern Monaco e Real Madrid sono le due intruse di lusso tra le possibili avversarie dei giallorossi: l’anno scorso gli spagnoli, anche allora qualificati al secondo posto, incontrarono agli ottavi il Napoli di Sarri che aveva vinto il girone. Una replica sugli schermi italiani della Champions sarebbe una piccola maledizione. Anche perché le alternative per Di Francesco si chiamano Basilea, Shakhtar Donetsk, Porto e Siviglia. E ovviamente c’è una bella differenza rispetto a Bayern e Real.
La Juve quella differenza l’ha sperimentata sulla propria pelle nella finale di Cardiff: Higuain è un paio di stanze più in là rispetto al club dei 50 gol, quasi in un’altra dimensione, dato che per ora l’argentino nel 2017 è a quota 30 reti, lo stesso numero degli anni che ha compiuto ieri. Nell’urna che aspetta la Juve i due bomber più spietati sono Kane (50), e Cavani (51 gol, con l’aggiunta di due partner come Mbappé e Neymar: 16 reti in tre in questa Champions...). Il problema per Allegri è che Psg e Tottenham viaggiano in ottima compagnia: lo United di Mourinho (e Ibrahimovic) e il City di Guardiola sono ugualmente pericolosi, pur non avendo un attaccante seriale (Lukaku e Sterling hanno 4 gol a testa in Champions). Quello per adesso ce l’avrebbe il Liverpool di Mohamed Salah (già 18 reti alla sua prima stagione ad Anfield Road, 5 in Europa), ma i Reds assieme al Besiktas (ribattezzato Besikistan da Allegri sabato sera...) sono sicuramente le avversarie più gradite alla Juve. Certo la Turchia non evoca bei ricordi, con l’eliminazione contiana contro il Galatasaray nel 2013 ai gironi, ma quale occasione migliore per tornare ad Istanbul e dimenticare quella beffa?
Il bomber di riferimento del Besiktas è Cenk Tosun, 26 anni, doppio passaporto turco e tedesco. Sarà anche poco conosciuto, ma comunque di gol ne ha già fatti 4 in Champions ed è tra i primi 15 marcatori della Coppa: a parte Aubameyang, eliminato col Borussia Dortmund, tutti gli altri sono potenziali avversari di Juve o Roma. E tutti hanno segnato almeno 4 volte, impresa non riuscita né a Higuain, fermo a 2 anche se pesanti contro Olympiacos e Sporting, né a Dzeko, che è arrivato a quota 3 ed è comunque stato decisivo con Qarabag e Chelsea.
Però a febbraio servirà un salto di qualità. E di quantità. Perché una difesa di grande livello, come sa bene la Juve che l’anno scorso non subì gol in due gare contro il Barça è fondamentale. Ma certi attaccanti pesano più di altri. Oggi (o, con un po’ di fortuna, più avanti) bisogna tenerne conto.