Numero 1
Missione azzurra Con Mazzanti e Blengini abbiamo imboccato la via del cambiamento Rappresentano il meglio
sulla Federvolley?
«La regolarità dei conti: una firma, uno stile riconoscibili».
Finora la Federvolley è stata gestita in modo dissennato?
«Assolutamente no e lo dico con cognizione di causa: sono stato vicepresidente, c’ero e ho visto. E adesso non mi metto a fare il fenomeno: i conti sono sempre stati in ordine, il fatto è che i soldi sono diminuiti. Carlo Magri è un entusiasta che a volte si fa prendere la mano, io invece mi considero agli antipodi: mi impegno per uno se so di poter raggiungere due. Se credete, posso spiegarlo».
Prego, ne ha facoltà.
«Uno dei primi problemi che ho dovuto affrontare è stato il cosiddetto “World Tour a 5 stelle”: c’erano 150 mila euro in cassa, ma l’evento costava 1,5 milioni. Era opportuno dire di no. Però ho rilanciato per avere dal 2019 una manifestazione ripetibile negli anni: coinvolgerò anche Coni e Federazione internazionale».
La vicenda Zaytsev, il nostro fuoriclasse escluso dalla Nazionale per motivi di sponsor-scarpe da gioco: retroscena e sviluppi.
«Parlo solo degli sviluppi: sul passato non torno, è una storia da chiudere. Nei giorni scorsi ho incontrato il giocatore. Ha manifestato l’ intenzione di giocare, faremo di tutto per accontentare le sue esigenze: abbiamo Skipper ●