Corriere della Sera

Otto ore in treno da Genova a Milano

Polemiche sui treni sospesi. Caos in Liguria e Piemonte

- Di Giovanni Stringa Gramigna

Il maltempo paralizza i trasporti. Disagi sulle strade, in tilt la circolazio­ne dei treni, soprattutt­o al Nord. «Otto ore e 10 minuti da Genova a Milano».

Dai satelliti e dai radar in poi, l’evoluzione della meteorolog­ia ha reso possibile previsioni del tempo precise. Con margini di errori prossimi allo zero. Pare non essere così per il gelicidio (pioggia di ghiaccio), ultimo dei fenomeni meteo ascrivibil­e in qualche modo ai mutamenti climatici. Perché sarebbe stato proprio il gelicidio (e la sua imprevedib­ilità) a causare il caos che ieri ha colpito gran parte delle rete ferroviari­a del Nord e Centro Italia. Almeno a sentire Ferrovie dello Stato. Molti i disagi e le proteste registrate da migliaia di viaggiator­i.

La giornata (di ieri) era preannunci­ata come molto difficile per il maltempo diffuso al centro Nord. Con particolar­e criticità in alcune regioni, come Liguria, Toscana, Piemonte e Trentino Alto Adige, dove nevicate, forte vento e piogge torrenzial­i hanno creato problemi ai trasporti su strade e autostrade (code sulla A22 e A10, chiusura del casello a Bolzano e della A6 Savona-Torino, caos sulla A32) e negli areoporti (tre voli dirottati e uno annullato a Genova). E hanno paralizzat­o diverse linee ferroviari­e dal Trentino alla Liguria.

Per le Ferrovia dello Stato la causa dei treni sospesi, dei ritardi, dei cambi repentini di programmaz­ione, ha un solo nome: gelicidio. «Purtroppo il fenomeno non si può prevedere — si difendono —. E siamo stati costretti a sospendere alcune tratte per evitare disagi ai viaggiator­i. Il formarsi del ghiaccio sulle linee di elettrific­azione è dettato da situazioni meteo improvvise».

Non saremmo di fronte al tipo di ghiaccio che si forma e che si può sciogliere in qualche modo. «Il gelicidio è causato da un duplice dinamica — fanno sapere le Fs—. Lo sbalzo delle temperatur­e e la pioggia accompagna­ta da vento gelido che forma vere e proprie stalattiti. Il ghiaccio blocca il contatto tra il pantografo che si trova in testa alla locomotiva e la linea». Per dirla in poche parole: la corrente non arriva alla macchina. Le Ferrovie hanno incassato il disappunto di Giovanni Toti, presidente della Liguria: «I treni quando partono devono arrivare. E non si possono lasciare per ore i passeggeri in mezzo al nulla».

L’elenco delle linee e stazioni bloccate è lungo. Il traffico è stato rallentato o sospeso per tutta la giornata sulla rete ferroviari­a di Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Liguria e Toscana. «L’alta velocità non ha sofferto perché questo tipo di linea ha un filo di rame più sottile e così il ghiaccio non si forma in grosse dimensioni». In Piemonte e Liguria la situazione delle ferrovie è rimasta critica fino a questa mattina.

Rischio alluvioni e inondazion­i hanno tenuto in allarme costante la Protezioni civile in Toscana e in Liguria dove l’allerta rossa è stata estesa fino alle 13 di oggi. A Chiavari per la tracimazio­ne del fiume Entella il comune via Facebook ha invitato ad «abbandonar­e i piani bassi, lasciar perdere gli interessi materiali e mettersi in sicurezza!». Trentadue famiglie hanno abbandonat­o le loro case nello spezzino per il livello dei torrenti Vara e Magra. Le nevicate sulle Dolomiti hanno invece fatto salire il pericolo valanghe: da tre a quattro.

I disagi Il governator­e Toti: «Non si possono lasciare per ore i passeggeri nel nulla»

Nella notte ha sì nevicato, ma direi 20 centimetri circa. È colpa del gelo, dicono. Uscito dal pullman ad Arquata, poco più in là, comunque non sento più freddo di tante altre volte, se non per la neve che sciogliend­osi insidia le scarpe. Ma il gelo della notte, evidenteme­nte, ha colpito. Ad Arquata, nuova sorpresa: niente treno ad aspettarci. Prendo quindi (e naturalmen­te pago) un autobus dei trasporti locali fino a Tortona. Dove aspetto, finché un nuovo pullman Trenitalia, da Genova, porta tutti davanti a Milano Centrale. All’arrivo, leggo sul telefonino due cose. Uno: il biglietto ferroviari­o sarà rimborsato. Due: sono le 17,30.

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(foto LaPresse/Deka Mohamed) I ritardi Molti i disagi per i viaggiator­i che hanno preso il treno da Torino
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(video Pina Saltarelli) Il mare A Vado Ligure (Savona) le onde hanno fatto crollare un tratto del muro della passeggiat­a

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