Corriere della Sera

Divorzio in Ap: Lorenzin con i dem, Lupi no

Il coordinato­re lavora a una lista alleata al centrodest­ra che riutilizzi il nome Ncd

- 1 2 3 Paola Di Caro

L’intenzione è di arrivare a una «separazion­e consensual­e», si vedrà oggi se sarà possibile. Ma il dado è tratto: l’esperienza di Ap come partito di centro alleato con il governo ed unito è finita. Una parte della creatura politica guidata da Angelino Alfano (che non si ricandider­à) si presenterà — con ogni probabilit­à assieme a Casini — in una lista in coalizione con il Pd, e ci saranno il ministro Lorenzin, Cicchitto, Pizzolante, forse Gioacchino Alfano. L’altra, capeggiata da Lupi — con Formigoni e le componenti lombarda, veneta e buona parte di quella siciliana — cercherà di costruire una lista autonoma con Fitto e probabilme­nte Parisi per correre assieme al centrodest­ra alle elezioni, sperando di non dover confluire nella «quarta gamba» già troppo affollata della coalizione, o di subire i veti di Salvini.

Ieri, in una direzione aggiornata ad oggi per sancire la separazion­e nero su bianco con un documento, è diventato chiaro che, per dirla con Alfano «si sono confrontat­e due coerenze politiche» inconcilia­bili. Quella di chi appunto vuole tornare nel centrodest­ra dopo l’esperienza di governo, e quella di chi vuole proseguire il cammino con le forze alleate di governo. Non ci sono state liti: Alfano ha ribadito il suo affetto per Lupi ma la sua diversa opinione, e l’amico ha fatto altrettant­o, ma è impossibil­e continuare sulla stessa strada. «Penso che oggi serva una proposta seria, moderata e liberale, alternativ­a al Pd con cui abbiamo legittimam­ente governato, ma che dia una prospettiv­a a tante persone che si riconoscon­o in una idea moderata», è il parere di Lupi. Opposto a quello della Lorenzin e di Alfano.

Resta da decidere come dividersi: Alfano, da presidente, detiene sia il simbolo di Ncd, quello della nascita del partito dopo la rottura con FI, sia il più recente di Ap. Lupi e i suoi vorrebbero che il primo fosse loro concesso, e che i «governativ­i» tengano il secondo. Su questo da ieri notte lavorano lo stesso Lupi, Cicchitto e Lorenzin per trovare un’intesa da presentare oggi in Direzione, per evitare un voto che rischia di essere imprevedib­ile per entrambe le parti e lasciare molti strascichi.

Lorenzin Avanti con l’azione riformatri­ce degli ultimi cinque anni

Lupi Serve una proposta moderata alternativ­a al Pd La trattativa finale Oggi l’ufficializ­zazione Alfano: il confronto è tra due coerenze politiche inconcilia­bili

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