Sofferenze, per la stretta Nouy ora prende tempo
L’intervento dell’Europarlamento per frenare la «stretta» sui prestiti non performanti (Npl) delle banche elaborata dalla responsabile francese della vigilanza Bce Daniele Nouy, promosso dal presidente Antonio Tajani e da eurodeputati italiani su base bipartisan, ha avuto effetto. Ma Nouy ha ora annunciato che la sua istituzione di Francoforte avrà bisogno di «un mese o due« per valutare le obiezioni ricevute «sulla prima bozza» e poi riproporrà l’intervento. Ha così respinto le aspettative di un rinvio almeno al 2019, rispetto all’iniziale 1 gennaio prossimo. «Non abbiamo bisogno di un anno», ha precisato la responsabile della vigilanza Bce, indicando come possibili date di applicazione del provvedimento «il primo aprile o il primo giugno» del 2018 perché «le cose si stanno muovendo in questa direzione». Il sistema bancario italiano ha accumulato l’importo più ingente dei circa mille miliardi di crediti deteriorati stimati in Europa. Secondo la Banca d’Italia, le cosiddette «sofferenze» delle banche italiane al lordo sono leggermente salite nell’ottobre scorso a 173,8 miliardi (dai 173 miliardi del settembre scorso). Al netto risultano attestate a 66 miliardi. In agosto le sofferenze lorde erano scese a 172,8 miliardi, che erano il livello più basso da luglio 2014, mentre quelle nette toccavano circa 65,6 miliardi, il minimo dal marzo del 2013.