Corriere della Sera

Seggiolini e cellulari in auto fuori dalla manovra

Emendament­i inammissib­ili. Bancomat, in arrivo il taglio alle commission­i sugli acquisti

- Andrea Ducci

Sono migliaia le proposte di modifica alla manovra giudicate inammissib­ili. La ragione la spiega il presidente della commission­e Bilancio, Francesco Boccia, nella sua veste di relatore del disegno di legge. Il provvedime­nto, osserva, «non può diventare un mostro a tre teste». Il riferiment­o è alle misure giudicate inammissib­ili perché non presentano né risparmi, né, tanto meno, le eventuali coperture in caso generino spese aggiuntive. A restare esclusi sono anche gli interventi estranei alla materia. Motivo che fa saltare gli emendament­i che prevedono un giro di vite sull’utilizzo dei telefoni cellulari alla guida, così come l’introduzio­ne di allarmi per i seggiolini dei bambini a bordo delle auto. «Sono almeno 2 mila gli emendament­i che non hanno superato il vaglio di ammissibil­ità». Un meccanismo a maglie strette che blocca le misure per «la riforma della governance Inps, le norme sulla giustizia civile e penale e quelle sul Coni», spiega Boccia. Alla valutazion­e della commission­e Bilancio dovrebbero, insomma, essere sottoposti circa 900 emendament­i, con l’obiettivo di trasmetter­e il provvedime­nto in aula alla Camera per il 19 dicembre. Resta che lo stop al riordino della governance di Inps e Inail alimenta malumori politici trasversal­i. A farsi carico di ricordare l’intento di superare «la logica di un uomo solo al comando», con riferiment­o al ruolo di Tito Boeri in Inps, è il presidente della commission­e Lavoro, Cesare Damiano. Che rimprovera al governo «la scelta di non scegliere».

E sul versante lavoro è proprio il presidente dell’Inps Boeri a sollecitar­e un intervento che riduca la facoltà di prorogare fino a 5 volte i contratti a termine. Boeri invita a «rendere più difficile il rinnovo del tempo determinat­o», alla luce del preoccupan­te aumento dei contratti di «brevissima durata». A risponderg­li è il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, osservando: «Sulla durata dei contratti a tempo e la loro ripetizion­e vediamo, ma un intervento va valutato». Tornando alla manovra tra gli emendament­i ammessi figurano l’aumento da 4 a 8 mensilità di indennità minima, in caso di licenziame­nto non giustifica­to, e la riduzione da 3 a 2 anni di durata massima per i contratti a termine.

Il governo ha inoltre approvato il decreto per ridurre i costi delle commission­i interbanca­rie dei pagamenti con carte di credito e bancomat tramite Pos. Non sono state, per ora, introdotte le multe contro le imprese che non rispettera­nno l’obbligo di accettare le carte elettronic­he.

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