Corriere della Sera

E Maria Elena disse: non mollo

- Di Maria Teresa Meli

«Se pensano di farmi mollare si sbagliano di grosso, non hanno capito chi sono». Per Maria Elena Boschi è il giorno più difficile. «Vegas? Mi chiese in modo inusuale di andare a casa sua alle otto del mattino».

«Purtroppo c’è un accaniment­o incredibil­e nei miei confronti, ma se pensano che questo mi possa far mollare si sbagliano di grosso, non hanno capito chi sono. Ora si combatte»: nel suo giorno più difficile Maria Elena Boschi si confida con gli amici e fa sapere che giocherà all’attacco.

Nel primo pomeriggio scorre sul cellulare gli sms che il presidente della Consob Giuseppe Vegas le ha mandato. E trova quello che le interessa. Il 29 maggio del 2014 lui le chiede, in modo che lei poi definirà «inusuale», di andare a casa sua alle otto del mattino. Lei risponde: «Ci vediamo in Consob o al ministero».

La sottosegre­taria decide quindi la strategia: andrà in tv, ospite di Lilli Gruber, con Marco Travaglio e parlerà anche di quel messaggino. Intanto posta su Facebook il suo intervento del 18 dicembre del 2015 alla Camera, quando venne presentata una mozione di sfiducia contro di lei sul caso Etruria, per dimostrare che non ha mentito: «Non è giusto subire aggression­i sul nulla, ma non mi fanno certo paura. Dopo due anni di strumental­izzazioni, adesso basta».

Poi Boschi duella con Di Battista su Twitter. Il deputato grillino la accusa di non dire la verità, lei replica a brutto muso: «Il bugiardo sei tu».

Si fanno le sette di sera, è ora di andare da Lilli Gruber su La7 a Otto e mezzo. Sulle agenzie di stampa nel frattempo sono uscite altre dichiarazi­oni di Vegas, quelle in cui dice che l’allora ministra del governo Renzi non ha mai fatto pressioni. In tv la sottosegre­taria chiarisce subito: «Non mi dimetto, non ho mai fatto nessun favoritism­o nei confronti di mio padre, che se ha sbagliato pagherà». Nel Pd qualcuno ritiene che Boschi dovrebbe fare un passo di lato, ma lei non è della stessa opinione: «Non sono attaccata alla poltrona ma alla verità, e non è giusto lasciare solo perché ci sono persone che dicono bugie». E ancora: «Contro di me c’è un attacco, ci si nasconde dietro l’alibi Boschi per non individuar­e i responsabi­li veri, c’è qualcosa che non torna».

Tocca a Marco Travaglio, che attacca e la accusa di mentire.

Gli attacchi Se pensano che questo accaniment­o mi possa far mollare si sbagliano di grosso Ora si combatte Travaglio? Se fossi stato un uomo non mi avrebbe riservato questo trattament­o

Il messaggio Ho un sms di Vegas Mi chiese addirittur­a di incontrarl­o a casa sua, in modo inusuale Gli dissi di non vederci lì, tra l’altro da soli, ma al ministero o alla Consob. L’ho incontrato più volte ma nessuna pressione

La sottosegre­taria preannunci­a un’azione civile contro di lui e gli dà del «bugiardo». Quindi, il colpo di teatro: «Ho un sms di Vegas, mi chiese addirittur­a di incontrarl­o a casa sua, in modo inusuale. Io gli dissi di non vederci lì, tra l’altro da soli, ma al ministero o alla Consob». Poi aggiunge: «Ho incontrato più volte Vegas, abbiamo parlato del sistema bancario e ho espresso anche preoccupaz­ioni sull’aggregazio­ne di Vicenza e Arezzo, ma nulla di strano, nessuna pressione». Dunque, è la sua conclusion­e, «non ho sbagliato a parlarne con Vegas perché non ho chiesto nulla che eccedesse il mio ruolo istituzion­ale».

Travaglio riparte all’attacco: «In un altro Paese la sua carriera politica sarebbe finita». Ma lei replica: «Se fossi stato un uomo non mi avrebbe riservato questo trattament­o. Ha fatto i soldi andando nei teatri

Le tensioni «Non si lascia per delle bugie». Nel Pd per qualcuno dovrebbe fare un passo di lato

italiani con un’attrice poco vestita che mi scimmiotta­va». Non è disposta a mollare di un millimetro, la sottosegre­taria. Si ricandider­à, anche se premette che «lo deciderà il Pd»: «Mi auguro in Toscana, alla Camera». E nega che Renzi dovrebbe prendere le distanze da lei. Poi annuncia una querela anche verso Di Maio che l’ha paragonata a Mario Chiesa.

Ma c’è un’altra audizione su cui sono puntati i riflettori. Quella di Ghizzoni, ex ad di Unicredit. Boschi ribadisce di averlo incontrato. E ha discusso con lui di Banca Etruria? «È capitato di parlarne. Ma non ho mai chiesto niente che potesse favorire la Banca. Non ho fatto nessuna pressione. Come lui ho incontrato pure i suoi successori e i vertici di altre banche». Al termine della trasmissio­ne, Boschi è soddisfatt­a, anche se la tensione della giornata non scivola via. A sera arriva la solidariet­à del premier Paolo Gentiloni. Secondo il premier «Maria Elena ha chiarito tutto».

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