Corriere della Sera

Amazon fa la pace con il Fisco Pronta a versare oltre 100 milioni

La Procura di Milano potrebbe archiviare l’inchiesta penale sul gruppo di Bezos

- Giuseppe Guastella gguastella@corriere.it

L’erario incassa un altro corposo assegno da uno dei principali giganti del web. Dopo Apple e Google, anche Amazon sta per aderire in tempi stretti all’accertamen­to dell’Agenzia delle Entrate e verserà poco più di cento milioni di euro come diretta conseguenz­a dell’inchiesta per evasione fiscale avviata dalla Procura della Repubblica di Milano.

La firma dell’adesione da parte del gigante dell’ ecommerce è vicinissim­a dopo che i dettagli dell’operazione sono stati definiti tra i funzionari dell’Agenzia, Angela Calcò e Aldo Polito, e i tributaris­ti di Amazon, Gugliemo Maisto e Marco Cerrato. Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano aveva accertato l’esistenza di una «stabile organizzaz­ione» che avrebbe operato in maniera occulta generando redditi sui quali non avrebbe pagato le tasse nel periodo che va dal 2011 a parte del 2015 e trasferend­o gli introiti, sotto forma di costi per servizi, alla casa madre con sede in Lussemburg­o, paese in cui la tassazione è più favorevole alle imprese, invece di pagare le tasse in Italia dove i redditi erano stati realizzati.

Nel caso di Amazon, però, la difesa ha sostenuto che nel periodo sotto indagine la società aveva avuto in Italia solo un ufficio molto ridotto, non certo una stabile organizzaz­ione, e che gli introiti, in termini di margini (la società di Jeff Bezos incassa l’1% del prezzo di vendita degli articoli) e di collocamen­to degli avvisi pubblicita­ri, sarebbero stati generati dalla struttura organizzat­iva lussemburg­hese. Nello stesso periodo, Amazon ha sviluppato in Italia un volume di affari contenuto che è vertiginos­amente aumentato solo dopo che nel 2015 è stata aperta la sede di Castel San Giovanni (Piacenza) che, ha fatto notare più volte il gruppo, attualment­e garantisce «una forza lavoro a tempo indetermin­ato di oltre Venerdì nero per chi viaggia in aereo. Oggi previste proteste di Enav, Enac, Ryanair, Alitalia e Vueling. Lo sciopero di Ryanair va dalle 13 alle 17. Stessa fascia oraria anche per la protesta dei controllor­i di volo dell’Enav, e Alitalia (che subirà lo sciopero della Cub trasporti) ha programmat­o la cancellazi­one di alcuni voli. Stop anche per Vueling (dalle 10 alle 14) e per i dirigenti dell’Enac. 2.000 dipendenti».

La società quando cominciò l’attività in Italia nel 2011 si rivolse all’Agenzia delle Entrate con una richiesta formale (Apa) per delineare quale organizzaz­ione dovesse essere adottata in modo da non violare la normativa sulla materia. Il Fisco fece le sue verifiche due anni dopo al termine delle quali ritenne di rilevare una situazione diversa da quella che era rappresent­ata contestand­o l’esistenza di una «stabile organizzaz­ione». Ma quell’azione «virtuosa» della società potrebbe comunque giocare a favore, così come la realizzazi­one della sede emiliana.

A differenza di altri colossi del web, che hanno patteggiat­o la pena con la Procura guidata da Francesco Greco pagando cifre più considerev­oli (Google 306 milioni per le inserzioni su YouTube tra il 2009 e il 2013, Apple 318 per i redditi 2008-2013), il colosso di Seattle potrebbe evitare di finire di fronte a un giudice. La palla passa al legale che segue la vicenda penale, l’avvocato Marco Calleri. Assiste l’unico indagato, uno dei vertici lussemburg­hesi, e potrebbe chiedere al pm Adriano Scudieri di archiviare il fascicolo. per cento È quanto incassa Amazon dal prezzo di vendita degli articoli. L’accordo con il Fisco arriva dopo un’inchiesta per evasione

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Jeff Bezos, 53 anni, fondatore di Amazon
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In pista Oggi numerosi aerei non decolleran­no a causa degli scioperi

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