Creval in rialzo, il socio francese sottoscrive l’aumento
Asorpresa, l’imprenditore e finanziere francese Denis Dumont, dallo scorso giugno primo socio di Creval con oltre il 5%, esce allo scoperto, si schiera a favore del piano industriale proposto dal dg Mauro Selvetti e del maxiaumento da 700 milioni e si impegna fin d’ora — prima ancora che l’assemblea del 19 dicembre abbia approvato la proposta di ricapitalizzazione — a sottoscrivere l’operazione «quantomeno in proporzione alla quota detenuta». La rottura del silenzio è avvenuta ieri pomeriggio, a Borsa aperta, con una lettera alle agenzie di stampa di Dgfd Sa, holding lussemburghese di cui Dumont è «socio di riferimento». L’effetto è stato un rialzo di Creval del 2,19% a 1,31 euro, in controtendenza sul listino. Sebbene l’aumento «risulti molto significativo per gli attuali soci (la banca in Borsa vale appena 145 milioni, ndr), dall’analisi del piano
Al vertice industriale, tale aumento risulta essere risolutivo al fine della positiva ristrutturazione dell’istituto con il risultato di raggiungere in brevissimo tempo l’obiettivo di riportare» Creval «in linea con i migliori benchmark europei», è scritto nella nota. Il supporto di Dumont, che ha voluto così «chiarire» la sua posizione, arriva in una fase delicata per la banca, dopo il taglio del rating di Fitch per i rischi dell’aumento, cui lavorano come banche advisor Mediobanca e Citi. Ma quante azioni ha Dumont? Ieri la nota indicava il 5,12% in capo a Dgfd ma a giugno la stessa società dichiarò alla Consob di avere il 5,78%, mentre al Corriere Selvetti ha parlato di una quota del 6,5%. In questi giorni si è parlato di altri fondi schierati con Dumont come Cerberus, ma senza riscontri.