Corriere della Sera

La rete dei complici di Igor

Il killer di Budrio uccide altre 3 persone, preso in Spagna. Estradizio­ne in forse

- Di Giusi Fasano Fulloni

Èstato arrestato in Spagna Norbert Feher, noto come Igor il russo. Ma prima che gli venissero messe le manette ai polsi ha ucciso ancora: due agenti e il proprietar­io di un ranch. Era ricercato in Italia e all’estero per gli omicidi del barista di Budrio (Bologna) Davide Fabbri e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri. Igor aveva una rete di complici.

«La cattura in Spagna di quel maledetto che ha assassinat­o mio padre non mi fa certo gioire. Non ne ho alcun motivo, se non altro perché è costata la vita ad altre tre persone. Due poliziotti e un civile. Il mio pensiero va a loro». Francesca Verri, 29 anni, impiegata, è la figlia di Valerio, la guardia ecologica uccisa da Igor durante un pattugliam­ento antibracco­naggio a Portomaggi­ore, nel Ferrarese, la sera dell’8 aprile. Mentre rincasa dal lavoro, racconta che «come mio fratello Emanuele, desideravo moltissimo che venisse preso, ma ora mi sento svuotata: è come se rivivessi ancora lo stesso terribile dolore successivo a quella tragedia che mi ha tolto papà».

Lei ha sempre sostenuto che la morte di suo padre si poteva evitare. Perché?

«Lui era in giro per dei normali controlli antibracco­naggio. Volontario, non armato. Aveva in tasca un semplice coltellino usato per tagliare le reti da pesca. Nessuno lo aveva avvertito che stava dando la caccia a un assassino».

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