Corriere della Sera

La (lenta) crisi tedesca che lascia orfana l’Europa

- Di Danilo Taino dal nostro corrispond­ente a Londra Luigi Ippolito

C’è una nuova fortezza sul Tamigi: ed è made in America. La futura ambasciata degli Stati Uniti a Londra è ormai pronta e verrà aperta in gennaio: ma più che a una sede diplomatic­a assomiglia a un castello medievale in versione ipertecnol­ogica, con tanto di fossato pieno d’acqua sul davanti per bloccare eventuali camion-bomba.

«È difficile pensare a un progetto che rifletta meglio l’attuale sforzo per mantenere un’immagine democratic­a mentre si è sotto costante minaccia di attacco», ha scritto il New York Times. E in effetti la nuova ambasciata è tutta pensata in chiave antiterror­ismo: è un edificio appoggiato su colonne che da fuori somiglia a un gigantesco alveare, rivestito di pannelli a forma di siepe rinforzati in acciaio. Le pareti sono in vetro anti-esplosione spesso quindici centimetri: e sono punteggiat­e da stelline per dissuadere anche gli uccelli dall’andare a sbatterci contro. La costruzion­e è alta dodici piani ed è a una distanza di sicurezza di trenta metri dalla strada più vicina. Oltre che dal fossato, è protetta da trincee e terrazze sopraeleva­te ed è rivestita di materiale che la mette al riparo da intercetta­zioni elettronic­he.

La Fortezza America è costata un miliardo di dollari ed è l’ambasciata più cara mai costruita nella storia. È attrezzata per ospitare 800 persone dello

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