Quelli che amano il mare d’inverno E per gli affitti è un’altra primavera
Sicilia, Salento e Laguna Veneta guidano la domanda e l’offerta «Un periodo amato dagli stranieri»
l mare d’inverno è solo un film in bianco e nero visto alla tv». Nel 1983 Loredana Bertè cantava questo brano scritto da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone. Sono passati quasi 35 anni. Onde, spiagge e amori restano alla base delle liriche dedicate agli abissi, ma non tutti condividono l’opinione che il mare in inverno sia a due colori. «È romantico e bello da vedere. Dà un profondo senso di tranquillità», dice Maria Luisa Cocozza conduttrice della trasmissione «L’Arca di Noè» su Canale5. «Non mi perdo le mareggiate che vivo dalla finestra di un ristorante, vicino a un camino», fa eco Sergio Antonini, direttore artistico dell’omonima azienda di gioielli (datata 1919).
E quindi? Il mare d’inverno potrebbe avere le potenzialità per sfidare la montagna, in questo mercato in cui la sharing economy (economia della condivisione) cerca un suo posto. «Il numero di annunci disponibili nelle località marine sta aumentando sensibilmente, come dimostra la crescita registrata negli ultimi anni in Salento, +160% o nella Laguna Veneta, +124%», dice Matteo Stifanelli, country manager di Airbnb Italia. «Si tratta indubbiamente di un segnale di come la sharing economy rappresenti sempre più una risorsa per la classe media. Si stima che in Italia ci siano circa 19 milioni di seconde case. La pressione fiscale e i costi di gestione, spesso molto alti, spingono sempre più famiglie a utilizzare i nostri servizi per affittare la seconda casa nel periodo invernale, quando non viene utilizzata, intercettando una richiesta proveniente soprattutto dall’estero».
Nell’inverno 2016-2017, la Sicilia avrebbe battuto le Cinque Terre per numero di prenotazioni «marittime» (dati Airbnb), seguita poi da Costiera Amalfitana, Liguria, Sardegna, Puglia, Salento, Riviera Romagnola, Litorale laziale e Versilia. E la Sicilia avrebbe superato anche Trentino Alto Adige (secondo) e Valle D’Aosta (quinta) nella «Top 10» delle località di vacanza (mare, montagna e campagna) con più prenotazioni. Il Trentino tuttavia resisterebbe come «meta invernale preferita dagli italiani».
«Quando mi tolgo le pinne metto gli sci», dice Cocozza. E spiega: «Sono nata a Napoli. A 40 anni ho preso il brevetto da sub e la patente nautica. Le immersioni più belle le ho fatte in pieno autunno, alle Egadi, a Favignana, e nel Tirreno, all’Isola del Giglio. In estate il mare subisce la violenza dei bagnanti. Torna a vivere da ottobre quando arrivano i pesci di passo come la pezzogna, ma anche la cernia che nuotando a mezz’acqua, per farsi vedere, ha bisogno di tranquillità. Lo stesso per l’aragosta che si affaccia dalla tana e saluta con le antenne».
Dal mare in inverno non riesce a staccarsi Antonini. «Vado almeno una volta al mese a Saint-Tropez dove ho una casa nella parte storica. È una cittadina In simbiosi con la natura che sa offrire molto anche nei mesi freddi, quando i locali vanno a giocare a bocce petanque. Le spiagge poi, Key West, Des Jumeax e Le Migon, sono sempre aperte. Si pranza a La Colombe d’Or, una locanda i cui proprietari sono collezionisti d’arte e tra una portata e l’altra si ammirano Picasso e Calder. Poi, c’è la costa. Nizza ospita i musei dedicati a Matisse e Marc Chagall; Antibes quello di Picasso; Biot quello di Fernard Léger e Mentone quello di Jean Cocteau, l’edificio stesso, disegnato dall’architetto Rudy Ricciotti, vale una visita».
«In Italia, abbiamo luoghi
La conduttrice Cocozza tra le Egadi e il Giglio: «Non mi perdo le mareggiate da vedere vicino a un camino» Il manager «Ogni mese nei mesi freddi a Saint-Tropez: bello osservare i locali giocare a bocce»
invidiabili da visitare in inverno lontano dalla grande folla – dice Cocozza – Salerno, ad esempio, è una città che ha saputo riqualificarsi, come pure Trapani».
Ma quanto costa il mare in inverno? Guardando ai siti di annunci e a indagini di mercato come quella di Homelidays, si ricava che per affittare un bilocale con quattro posti letto per una settimana a Bordighera (Liguria) servono 600 euro , a Forte dei Marmi (Toscana) 700 euro, a Rimini (Emilia-Romagna) 500, nella Costiera Amalfitana 650 e a Taormina (Sicilia) 500. «Mare mare. Non ti posso guardare così. Perché questo vento agita anche me», cantava Bertè. E oggi? «Anche in inverno sono uscita in barca a vela, a Fiumicino, che non è certo una meta eccitante, ma si torna a casa pieni di energia», dice Cocozza. «Aspetto le mareggiate e mi rifugio a Le Migon, c’è un ristorante sulla spiaggia dove servono solo bistecche alla griglia e pesce al cartoccio», afferma Antonini. Visioni alternative delle cose, ma forse è proprio questo il senso della lirica scritta da Ruggeri che può aver messo in musica uno stereotipo, per abbatterlo.