Corriere della Sera

E il Bambinello emerse dalle acque

La natività subacquea di Tellaro, il paese amato da Soldati, Lawrence e Attilio Bertolucci Le torte a forma di albero, la leggenda del polpo e quegli anziani testimonia­l della longevità

- Luca Bergamin

Le Mamme del Momento sfornano di continuo torte a forme di alberello che donano in cambio di un piccolo obolo davanti all’albero decorato con acciughe e tonni di carta ritagliati.

I bambini strofinano i lumini che, sotto la guida dei ragazzi più grandi, al tramonto andranno a posare sulle palizzate in pietra del Porticciol­o sino agli scogli di Trigliano proprio sotto la casa di Mario Soldati. Ai tavoli del Circoletto San Giorgio, invece, tra lavagne in cui i campioni della pesca al polpo segnano il peso delle loro retate barando un po’, tra puzzle da completare e librerie con occhiali per chi ci vede meno e plaid scozzesi per i freddolosi, gli adulti dell’Unione sportiva sbrigano le ultime faccende organizzat­ive: il Natale Subacqueo, l’evento più atteso dell’anno a Tellaro, che il 24 dicembre compirà mezzo secolo, sta per arrivare.

In questo borgo marinaro della provincia di La Spezia, dalla lunga vocazione letteraria amato da Attilio Bertolucci, cinto da un mare, soprattutt­o a Fiascherin­o, che per D.H. Lawrence era fatto da un massiccio blu e con una profonda luminosità di perle, circondato dai lecci e pini del Parco Naturale Monte Marcello-MagraVara, tradizione vuole che Gesù nasca dalle acque del Mar Ligure.

Il Bambinello da solo non può farcela a spuntare tra ali di folla che lo attendono e fiaccole che lo illuminano, ad aiutarlo ci pensano i sommozzato­ri sulle cui braccia emerge dai flutti, mentre i fuochi di artificio dardeggian­o il mare e il coro gospel si esibisce nelle antiche nicchie delle lavandaie. Tellaro nella notte della Vigilia sembra un cuore caldo, l’odore della cera si spande per il carrobbio, il vicolo stretto che dall’Oratorio S. Maria in Selàa cala come una fune sino al mare, si sente anche sulla mulattiera che porta lassù al Monte Marcello caro a Indro Montanelli e alla Chiesa di San Giorgio: la sua l’abside sfoggia il profilo di una nave, il suo interno custodisce la leggenda del polpo che attaccando­si alla cordicella della campana, avrebbe svegliato il guardiano, salvando così il paese dall’attacco dei pirati mori.

Ora l’unico assalto che i 400 tellaresi temono è quello dei turisti della Vigilia, che accolgono regalando agrumi dalle loro piante come fanno Paolo e Luisa Battista, con la nipotina Ines, nel giardino accanto alla strada romanica in cresta tra il mirto: «Siamo un paese di naviganti, dalle nostre terrazze si vede la Corsica, l’inverno è così mite che spesso per le feste natalizie la temperatur­a raggiunge i 15°, e la buganville­a ci fa il regalo di non smettere di fiorire».

Questa coppia di amanti settantenn­i potrebbe fare da testimonia­l a una campagna sulla longevità.

Il segreto? Trascorrer­e una vita intera in questo paese che assomiglia a una farfalla colorata posata sull’acqua azzurra, baciato dalla sorte di essere l’ultima frazione di Lerici prima della boscaglia quasi a ridosso del Magra e della Toscana, mangiando il pesce, gustando l’olio locale, bevendo il Vermentino. Mario Soldati lo definì «un posto che non si può attraversa­re. È un posto a cui si arriva. Un po’ la fine delle fini del mondo. Si arriva e basta: si è arrivati».

Per questo lo ha scelto la catanese Maria Carla Centineo: «Esci di casa e ti inghiotton­o gli ulivi, scendi pochi gradini e giungi al mare. Con le torte di beneficenz­a noi madri contribuia­mo alle spese del Natale Subacqueo».

Che è il primo a essere nato in Italia, sostiene con orgoglio Bruno Menegatti: «È unico, si svolge in questo porticciol­o che sembra una damigiana, un fortino in cui entra soltanto la luna». Anche il sole è una presenza invernale abituale, scalda le grotte del Grò e proietta la sua luce sulle case slanciate e colorate come tulipani e sulle lastre di pietra galleggian­ti nel mare a mo’ di zattere. Tanto che i trekker stranieri lungo i sentieri del Golfo dei Poeti, di passaggio qui, si abbronzano, addentando una fetta di pandolce ghiotti e beati, aspettando che Gesù esca dalle acque.

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Foto Bergamin/Gigante Luce e luci Una veduta di Tellaro, borgo marinaro in provincia di La Spezia. Sotto, i sommozzato­ri con la statua di Gesù Bambino
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