Baldini + Castoldi pensa positivo. E riparte dal «più»
Un nuovo logo e l’annuncio di un sostanziale pareggio di bilancio: netto cambio di passo per il marchio che fu Baldini & Castoldi e ora, accantonata la «&» commerciale, diventerà Baldini + Castoldi (anche abbreviato: B + C) e avrà come simbolo il segno «più».
Intanto, il nuovo logo, già da gennaio: ideato dal designer e architetto Pierluigi Cerri, propone il cambiamento del carattere tipografico, che diventa un Bodoni, e l’introduzione del «più», segno dell’addizione e simbolo della positività, spiega Elisabetta Sgarbi, editore de La nave di Teseo che ha acquisito nel giugno 2017 Baldini & Castoldi. «Siamo “entrati” nel secondo semestre — spiega Sgarbi — e quest’anno abbiamo già pubblicato titoli con grafica rivisitata da Cerri. Ma con il marchio si è fatto un lavoro diverso. Premessa: il logo de La nave di Teseo è costituito da due onde in cui alcuni vedono una nave e molti vedono un sorriso. Ebbene, anche se Cerri ha lavorato in modo autonomo, direi che ha elaborato qualcosa di molto vicino al sorriso della Nave: il segno “più” rappresenta un atteggiamento di positività che, nonostante tutte le difficoltà della vita, vorremmo avere sempre».
Il segno positivo è un buon auspicio per il marchio, sottolinea Sgarbi: «Baldini + Castoldi chiude questo semestre in sostanziale pareggio, dopo il periodo complesso attraversato negli ultimi anni. I titoli pubblicati grazie all’intenso lavoro di questi mesi da parte di tutti noi hanno dato risultati importanti e hanno invertito la rotta: mi riferisco all’inedito di Giorgio Faletti, a Rinascimento di Vittorio Sgarbi e Giulio Tremonti, all’inchiesta di Giulia Innocenzi sul rapporto tra industria farmaceutica, consulenze e vaccini, al memoir di Al Bano Carrisi dedicato alla mamma, a Mattia Torre, a Monaldi&Sorti. Solo per citarne alcuni».
Positiva anche l’annata de La nave di Teseo, tiene a precisare Elisabetta Sgarbi: «Non solo chiude in pareggio già al secondo anno di vita, ma raggiunge più o meno i ricavi dello scorso anno con il solo cartaceo, oltre 13 milioni di euro lordi di fatturato. Ho letto su quotidiani finanziari che non saremmo decollati, risponderei che abbiamo superato la fase del decollo e siamo pienamente in volo, o in mare, con le nostre tre navi, La nave di Teseo, Baldini e Oblomov».
Quali saranno i primissimi titoli di B + C nel 2018? «Il nuovo romanzo di Patrick Fogli A chi appartiene la notte che — conclude l’editrice — secondo noi, il direttore editoriale Alberto Rollo e il vicedirettore generale Luca Ussia in testa, consacra questo scrittore. E poi Scomparsi di Heylen Beck (nom de plume per il bestseller Stuart Neville), thriller venduto in tutto il mondo. E in primavera due importanti rilanci: “Linus” e la Tartaruga, marchio storico di narrativa femminile».